PALERMO – Alla Lega, la svolta centrista di Nello Musumeci non piace. E il Carroccio in Sicilia non si limita a stigmatizzare le parole del governatore al congresso di Diventerà Bellissima ma fa di più lanciando una vera e propria opa ostile che si rivolge direttamente ai musumeciani. “Avvicinarsi agli eredi di Miccichè e Cuffaro ritenendo che possano rappresentare il futuro della Sicilia è una resa incondizionata. Un uomo con certi valori, retto sui suoi valori, non può accettarlo”, scrive in un comunicato Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali della Lega, che lancia un appello direttamente ai militanti di Diventerà Bellissima: “Mi rivolgo – dice Gelarda – ai tanti amici di Diventerà Bellissima senza indicazioni per le prossime elezioni europee: le porte della Lega sono aperte a tutti coloro che credono nei valori dell’onesta, nelle regole, nel rispetto dei territori e delle tradizioni. Non si può restare fuori dall’Europa. Se c’è da lavorare, lavoreremo. Se c’è da combattere, combatteremo. Non è una questione di stare al centro o a destra – aggiunge l’esponente del Carroccio -. La questione semmai è avere voglia di restare in campo a combattere. Fino alla fine. Non cedere di un passo di fronte a drammi della nostra terra”.
Al congresso catanese Musumeci si è espresso per la neutralità del partito, vietando espressamente agli iscritti di partecipare a eventi pubblici elettorali pena la cacciata. Il presidente della Regione si è espresso contro il sovranismo, allontanandosi dalla Lega e, in modo ancora più netto – malgrado gli sforzi di un isolato Raffaele Stancanelli – da Fratelli d’Italia. Dove la popolarità di Nello Musumeci è adesso ai minimi. E all’Ars il gruppetto dei “meloniani”, già apparsi insofferenti durante la discussione della finanziaria, potrebbe legarsela al dito.
La Lega tenta di incunearsi, cercando di pescare nell’anima destrorsa del movimento sicilianista di Musumeci. “Adesso più che mai – dice ancora Gelarda – mentre sembra che tutto venga tradito, bisogna dire con forza che la Lega c’è. È presente per quanti non temono il lavoro e le fatiche da affrontare per salvare la Sicilia, per quanti non credono alle fughe al centro come soluzione di ogni inadeguatezza, per quanti sono disponibili a rimanere a lottare senza paura, a viso aperto. Tantissimi elettori di destra siciliani – conclude Gelarda – oggi più che mai si ritrovano senza una casa, oggi in qualche modo sono più traditi di ieri. A loro vogliamo dire – conclude Gelarda – che la Lega c’è. E non molla”.
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