Il Catania si appresta ad affrontare un trittico di partite consecutive a Marassi. E’ lo scherzo che il calendario ha riservato ai rossoazzurri. La lunga trasferta genovese comincia domani affrontando il Genoa, continua sempre con il Grifone con la partita di Coppa Italia mercoledì e termina domenica prossima con la sfida alla Sampdoria di Del Neri.
Sinisa Mihajlovic si presenta in conferenza stampa molto carico alla vigilia di questa lunga settimana, proprio lui che a Genova ha vissuto anni importanti della sua carriera con la maglia blucerchiata. Lì, sotto la guida del padre putativo Boskov, è diventato un idolo grazie al suo carisma e le sue punizioni, dunque la sfida di domani per lui sarà quasi un derby. Sinisa predica entusiasmo, “Veniamo da due vittorie consecutive, ma c’è ancora tanta strada da fare. Siamo sempre più convinti di poterci salvare. In questi sette giorni affronteremo due squadre che in casa danno il meglio. Alcune risposte positive le ho avute dalla squadra, ma dobbiamo ancora migliorare, soprattutto in zona gol.”
Domenica scorsa l’apporto dei tifosi è stato fondamentale, “Ci fa piacere che i tifosi ci abbiano sostenuto per tutta la partita. Ce lo siamo anche meritati. Siamo stati bravi a dimostrare di avere la testa sulle spalle e che la vittoria di Torino non è stata un caso. Per noi i tifosi sono importanti, sia in casa che fuori. I fischi che riceveremo a Genova devono essere come gli applausi dei nostri tifosi. Andiamo a Genova sapendo che il tifo sarà caldo. Dobbiamo prendere motivazione da questo e magari alla fine costringerli a stare zitti.”
Miha dimostra di aver studiato a fondo la squadra avversaria ma di non temerla, “Sappiamo dove bisogna colpirli e come, ma sappiamo anche che vanno a 2000 all’ora e possono colpirci anche loro. Faranno un pressing asfissiante e sul piano tattico ci impegneranno molto.” Suazo è probabilmente l’uomo più pericoloso, “E’ certamente una forza della natura se lo si lascia andare in velocità, ma non c’è solo lui. Saranno le motivazioni a fare la differenza. Sarà una partita aperta, decisa magari da un episodio.” Riguardo gli undici da mandare in campo domani come al solito non scopre le carte, “Ho la formazione in testa ma non la darò fino all’ultimo momento. Il modulo che adotterò e mobile, dipende dalle fasi di gioco. Magari potranno esserci piccole variazioni rispetto alla gara contro il Bologna. Martinez ha caratteristiche da prima punta, non è il suo ruolo ma si può adattare.”
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