PALERMO – “Il Pd di Crisafulli e suoi sodali hanno messo in atto un tentativo di golpe rinviando la seduta di consiglio comunale per l’approvazione di bilancio, con il chiaro intento di mandare a casa l’amministrazione”. Questa la dichiarazione del sindaco di Enna, Maurizio Di Pietro che insieme alla Giunta e ai consiglieri di minoranza, hanno occupato l’aula consiliare. Stamani quando si doveva votare in consiglio comunale il bilancio i consiglieri del Pd hanno chiesto un rinvio. ” É chiaro, anche perché già più volte si erano espressi pubblicamente, che i consiglieri che fanno capo a Crisafulli, intendono bocciare il bilancio. – dice Di Pietro – Qualcuno sulla base di una fantomatica circolare assessoriale sostiene che così andremo a casa solo il sindaco e l’amministrazione rimanendo in carica i consiglieri. Cosa del tutto falsa” . Stamani in aula lo scontro é stato durissimo con il presidente del consiglio comunale che , nonostante le proteste dei consiglieri di opposizione e del sindaco, ha fissato una nuova seduta per il 28 settembre. “Noi a questo gioco non ci stiamo. Staremo qui, occupando l’aula finché i consiglieri di opposizione tornino a votare”, ha detto.
“Se noi avessimo voluto bocciare il bilancio non saremmo ancora qui a parlare di criticità da superare”, è la replica del capogruppo Pd in consiglio comunale, Salvatore Cappa, a nome della coalizione che a Enna vede insieme Pd, Sicilia democratica e Nuovo centrodestra. Una dichiarazione arrivata nel corso di una conferenza stampa, dopo la decisione di chiedere un rinvio della seduta d’aula nella quale si sarebbe dovuto votare il bilancio. “Il problema è che approvando questo bilancio approveremmo un ulteriore aggravio della Tari, pagata già con grandi sacrifici dai cittadini per un servizio di raccolta rifiuti inefficiente – aggiunge Cappa – Il gruppo del Pd fa scelte autonome. Ma é chiaro che noi abbiamo un partito con il quale ci confrontiamo e continueremo a confrontarci. Sappiamo bene che se bocciamo il bilancio, come consiglieri siamo a casa. Questa però é una valutazione non legata alla poltrona ma al bene dei cittadini”.
