La morte della piccola Nicole | Primi atti degli ispettori - Live Sicilia

La morte della piccola Nicole | Primi atti degli ispettori

Secondo le prime ricostruzioni,  la casa di cura non ha segnalato la gravità del caso alle Unità di terapia intensiva neonatale contattate, e il 118 avrebbe dovuto inviare la bambina nell'Utin più vicina. Sono, intanto, nove gli indagati dalla Procura di Catania. GUARDA IL VIDEO

CATANIA. La casa di cura non ha segnalato la gravità del caso alle Unità di terapia intensiva neonatale contattate, e il 118 avrebbe dovuto inviare la bambina nell’Utin più vicina, a Messina, che non è stata contattata perché fuori ‘distretto ma aveva la disponibilità del posto letto. E’ quanto emergerebbe dai primi atti degli ispettori del ministero della Sanità in Sicilia. 

Intanto, stamattina, l’assessore Borsellino aveva rilasciato alcune dichiarazioni, prima dell’incontro con gli ispettori ministeriali. “Lavoro insieme agli altri. Sono nella qualità di assessore perché chiaramente ci siamo preoccupati per primi, a poche ore dall’accaduto, di avviare tutte le attività ispettive ed oggi siamo qua per insediare la commissione ministero-regione. Lo scopo è fare chiarezza sull’accaduto e soprattutto stabilire quali siano gli elementi di criticità per evitare che fatti del genere possono verificarsi nuovamente”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino a Catania entrando nella sede del Nas dei carabinieri ed ispettori del ministero per chiarire tutti gli aspetti della morte della piccola Nicole. “Su questa vicenda – ha concluso – non dirò una parola se prima non si faccia chiarezza sull’accaduto anche per rispetto delle istituzioni ministeriali che ci stanno affiancando in questa attività”.

Oltre a tre ispettori del ministero, ci sono anche il direttore della programmazione, Renato Botti e quello dell’Agenzia nazionale dei servizi sanitari regionali Francesco Bevere.

“Stiamo esaminando tutti gli step del percorso nascita, come voluto dall’assessore alla Salute, in modo estremamente rigoroso e puntuale. Nulla deve essere trascurato, nessun particolare da quando la signora é entrata in gravidanza fino al momento del parto deve essere escluso”. Lo ha affermato il responsabile del 118 in Sicilia Bernardo Alagna, parlando con i giornalisti a Catania prima di partecipare alla riunione con gli ispettori che il ministro Beatrice Lorenzin ha inviato in Sicilia per chiarire tutti gli aspetti della morte della piccola Nicole, la neonata morta tre ore dopo il parto su un’ambulanza verso Ragusa per mancanza di posti letto. “Siccome un parziale coinvolgimento del 118 c’e’ stato – ha aggiunto Alagna – sarà attentamente vagliato e analizzato”. ”Spesso le casa di casa di cura e gli ospedali – ha ricordato – ci chiamano per sapere qual é la terapia intensiva neonatale che ha disponibilità a ricevere e ad accogliere ed eventualmente ci chiamano anche per il trasferimento. In questo caso non é stato adoperato un mezzo del 118, ma siamo stati chiamati per conoscere la disponibilità negli ospedali di Catania”. “In Sicilia – ha concluso il responsabile del 118 – abbiamo sei elicotteri. Quattro sono operativi h24 e due, Catania e Pantelleria, sono operativi solo per 12 ore durante il giorno. Il sistema è comunque coperto dagli altri elicotteri: quando Catania non funziona, anche di notte eventualmente si può atterrare perche’ abbiamo fatto una estensione sull’elibase etnea che può ricevere comunque gli aeromobili. Anche dopo il tramonto gli elicotteri possono comunque atterrare”.

Niente di nuovo, invece, è stato comunicato dall’assessore Borsellino al termine del vertice nella sede dei Nas. La delegata del governo regionale non ha infatti risposto alle domande dei giornalisti, per una questione di correttezza. “E” una questione di correttezza – ha detto, incalzata dai cronisti. È una commissione congiunta e i lavori sono appena iniziati – ha aggiunto. Noi vogliamo essere corretti con gli organi di stampa, ma è una questione di rispetto delle istituzioni”. Concetto ribadito dal responsabile Seus, Bernardo Alagna e dai dirigenti del 118 che si sono trincerati dietro un no comment.

Sono, intanto, nove gli indagati dalla Procura di Catania nell’ambito dell’inchiesta sulla morte della piccola Nicole,deceduta su un’ambulanza verso Ragusa per mancanza di posti letto negli ospedali della città. Secondo quanto apprende l’ANSA, tra loro medici della clinica Gibiino e personale Utin. Il reato ipotizzato è omicidio colposo.

Secondo la Procura le risposte non arriveranno in tempi brevi. I filoni dell’indagine sono due: una per accertare le responsabilità oggettive dei singoli operatori, se abbiano rispettato tutte le norme previste; una seconda, invece, per comprendere la presenza di eventuali omissioni che prevedono profili di natura penale. L’attenzione rimane massima, al di là delle pressioni mediatiche. Oggi pomeriggio ci sarà il conferimento dell’incarico al collegio dei periti nominati dalla Procura.

 

 


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