PALERMO – Sono arrivati i carabinieri del Ris nel capanno dove sono stati trovati i resti che dovrebbero essere di Concetta Conigliaro, la giovane uccisa a San Giuseppe Jato e bruciata. I militari stanno cercando di raccogliere una serie di tracce, di indizi per ricostruire cosa sia successo. Sono tanti gli aspetti da chiarire, primo fra tutti se quel capanno è il luogo dove è stata uccisa Concetta o se è stata portata lì per essere bruciata. I militari cercheranno di capire se nella scena del crimine ci sono impronte di altre persone che avrebbero potuto aiutare l’ex marito Salvatore Maniscalco, in carcere con le accuse di omicidio e distruzione di cadavere. L’uomo, davanti al gip Lorenzo Matassa, ieri ha fornito una quarta versione sulla morte della giovane moglie: i due stavano litigando e lei sarebbe caduta battendo la testa. Maniscalco preso dal panico avrebbe così deciso di fare sparire il corpo. Anche questa versione non ha convinto gli investigatori che stanno proseguendo le indagini per cercare l’arma del delitto e possibili complici.
I carabinieri stanno cercando di raccogliere una serie di tracce e indizi per ricostruire cosa sia successo.
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