“La musica, cantastorie | dei nostri tempi” - Live Sicilia

“La musica, cantastorie | dei nostri tempi”

I Radiodervish presentano il nuovo lavoro discografico alla presenza di Franco Battiato, amico e artista con cui da anni collaborano. Domani, ai Mercati Generali, “Cuore Meridiano”: un spettacolo reading per intraprendere un viaggio tra i cantautori che li hanno ispirati in questi anni: Mustaki, De Andre', Idir, Modugno,Teodorakis, Fairuz, Khalife e Battiato.

Un momento dell'incontro

Un momento dell'incontro

CATANIA – Il loro ultimo album, Human, è pieno di contaminazioni. Intreccia storie di uomini, lingue e culture. Dieci brani inediti che guardano in faccia la realtà: quella degli ultimi anni attraversati dalla crisi economica e morale. E lo fa invitando l’uomo ad intraprendere un viaggio dentro se stessi, aprendosi al mondo, all’altro, a ciò che è diverso da se. L’Area Turismo de laFeltrinelli Libri e Musica di via Etnea ha accolto gremita più che mai I Radiodervish per la presentazione del loro ultimo lavoro discografico. Ospite dell’incontro Franco Battiato, amico e stimatore della loro musica. Esordisce il maestro puntualizzando sin dall’inizio: “Non voglio discutere di politica. Sono qui per parlare di Human. È uno dei vostri album più belli: ripercorre i canoni già approfonditi da voi nei precedenti lavori, è una miscela di quattro lingue, cosa alquanto piacevole, ed è dotato di un suono che vi identifica. La differenza essenziale tra il mondo italiano e quello anglosassone – conclude Battiato – sta nel fatto che, in Inghilterra, gli artisti hanno l’urgenza di raccontare, si chiudono nelle loro cantine per farlo, dalle nostre parti invece si vive di copia e incolla. Grazie anche a parecchi programmi televisivi la maggiorparte canta come una fotocopia degli americani senza creare poesia, senza cioè avere una sensibilità alla vita”.

E si muove intorno all’acustico delle chitarre, attraversa gli strumenti etnici mediterranei e assapora gli inserti meditativi dell’elettronica l’universo de I Radiodervish. “Il nostro obiettivo spiega Nabil Salameh – è quello di raccontare l’uomo e i suoi valori universali. Di concentrarci su chi è disposto ad intraprendere il viaggio dell’esistenza cambiando le proprie identità, dando risposte sempre nuove attraverso la consapevolezza dell’altro, delle novità e ricercando contaminazioni con culture in grado di creare terze vie che conducono ad un mondo migliore”.

Identità in evoluzione, in altre parole, esseri dinamici che rispecchiano la loro musica, il nuovo cantautorato mediterraneo, la prospettiva musicale verso la quale si sentono proiettati. “Rispetto al passato – precisa Michele Lobaccaro – l’unica cosa che non cambia è l’emozione con la quale creiamo i nostri brani. Per il resto ogni progetto è una nuova avventura. A Franco Battiato ci lega una particolare sintonia artistica. Per noi rappresenta, infatti, un grande riferimento. Sin dall’inizio abbiamo avuto la fortuna di intrecciarlo durante il nostro percorso, successivamente è nata un’amicizia e una collaborazione che continua ancora oggi. È stato il primo ad aver introdotto il multilinguismo nella canzone italiana, sistema che noi abbiamo poi portato alle estreme conseguenze”.


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