PALERMO – Il centrodestra al comune di Palermo torna a dividersi e stavolta lo fa in modo plateale. Casus belli, stavolta, è il nuovo contratto di servizio della Reset di cui il consiglio comunale discute ormai da alcuni giorni ma che si è impantanato su un emendamento di Forza Italia, presentato dalla consigliera Caterina Meli, sulla pulizia del litorale a Mondello.
Un emendamento che, secondo Fratelli d’Italia, non sarebbe mai stato concordato col resto della coalizione e tanto è bastato per far saltare la seduta e il banco. Ieri gli animi si sono surriscaldati e la seduta è stata chiusa, causando il malcontento anche fra i lavoratori della Reset che speravano nel via libera al contratto che prevede il passaggio alle 40 ore settimanali.
Fdi all’attacco di Forza Italia
A spargere sale sulle ferite della coalizione ci ha pensato il meloniano Giuseppe Milazzo che non ha certo usato toni diplomatici. “Assistiamo a proclami ed emendamenti da parte dei componenti del gruppo di Forza Italia mirati solo a compiacere i propri elettori e non per salvaguardare i lavoratori – si legge in una nota dell’europarlamentare -. Denunciamo la paralisi creata da un’iniziativa in solitaria per modificare la convenzione, dopo che abbiamo chiesto formalmente di procedere spediti al voto, trovandoci di fronte a posizioni oltranziste nel mantenere proposte di emendamenti non concordate”.
Un attacco durissimo a cui gli azzurri hanno preferito non replicare ma che non è stato il solo. “Proporre di inserire nel nuovo contratto di servizio della Reset un emendamento per far pulire le spiagge palermitane anche nei mesi di aprile e novembre appare quanto meno stravagante – ha detto la capogruppo della Lega Sabrina Figuccia, che è anche presidente della commissione competente -. E sorprende davvero tanto che questa proposta non sia stata condivisa neanche con i colleghi della Terza Commissione consiliare di cui la collega Caterina Meli fa parte”.
La mozione sulle coppie arcobaleno
Questa mattina il consiglio comunale tornerà a riunirsi ma il calendario d’Aula, fissato dalla conferenza dei capigruppo, non prevede il contratto Reset che nei programmi doveva essere approvato già ieri. Il tema dovrebbe quindi slittare alla prossima settimana, così come confermano da Palazzo Comitini, con una conferenza dei capigruppo già fissata per lunedì mattina alla presenza del sindaco Roberto Lagalla.
Oggi però la maggioranza potrebbe saltare anche su un altro argomento spinoso, ossia la mozione sulle coppie omogenitoriali. Il centrodestra ha proposto un emendamento sostitutivo dell’intera mozione che ha diviso le minoranze: c’è chi vorrebbe votarlo per incassare il via libera alla mozione e chi invece chiede di inserire le proposte delle associazioni Lgbtq+.
Ma anche nella maggioranza non mancano voci contrarie: i partiti di centrodestra avrebbero assicurato al sindaco il via libera all’emendamento, su cui l’ex rettore punterebbe per chiudere la pratica, ma le tensioni affiorate su Reset potrebbero ripetersi anche sulle coppie arcobaleno.
La giunta in conclave
A Lagalla, anche questa volta, toccherà vestire i panni del mediatore per riportare la maggioranza sulla via dell’unità. Sabato, a villa Niscemi, il sindaco ha convocato assessori, direttore generale, capo di gabinetto e capiarea per una riunione a porte chiuse, senza capigruppo o rappresentanti dei partiti.
Non una seduta ordinaria ma una sorta di “conclave” con la squadra di governo per fare il punto sulle cose fatte alla vigilia del giro di boa di metà mandato. L’ex rettore ha detto a più riprese che dopo due anni e mezzo avrebbe fatto un tagliando alla giunta e questo potrebbe essere il primo passo per tracciare un bilancio.
Ogni assessore dovrà presentare una relazione con le cose fatte e non fatte e potrebbe essere l’occasione anche per verificare a che punto è la spesa dei singoli assessorati delle somme assegnate con l’avanzo che, come noto, vanno impegnate tutte entro dicembre.