La Pinar ancora ferma |salva tre giornalisti - Live Sicilia

La Pinar ancora ferma |salva tre giornalisti

Il mercantile turco Pinar salva il gommone con a bordo i giornalisti Francesco Viviano di Repubblica, Karl Hoffman della tv tedesca e Luigi Pelazza de Le Iene. La nave è ancora ferma nel Canale di Sicilia, in mezzo a una contesa Italia-Malta sulla destinazione dei 140 immigrati salvati dall'armatore Baris Erdogdu. Il ministro dell'Interno Maroni rassicura sulla situazione di sicurezza della nave e chiede l'intervento del commissario Ue. Il primo ministro maltese, dal suo canto, chiede l'appoggio della commissione: "Il porto più vicino è Lampedusa"
Il ministro Maroni: "Malta scorretta"
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Il mercantile turco Pinar salva il gommone con a bordo i giornalisti Francesco Viviano di Repubblica, Karl Hoffman della tv tedesca e Luigi Pelazza de Le Iene. La nave è ancora ferma nel Canale di Sicilia, in mezzo a una contesa Italia-Malta sulla destinazione dei 140 immigrati salvati dall’armatore Baris Erdogdu. Il ministro dell’Interno Maroni rassicura sulla situazione di sicurezza della nave e chiede l’intervento del commissario Ue. Il primo ministro maltese, dal suo canto, chiede l’appoggio della commissione: “Il porto più vicino è Lampedusa”

La Guardia Costieraha inviato stamane un medico, un infermiere e militari della Capitaneria, sarebbero sotto controllo la situazione sanitaria e le condizioni di vivibilità dei migranti. Nel pomeriggio un elicottero ha calato pasti caldi, mentre la stiva è stata riempita di mille litri d’acqua. La situazione è monitorata continuamente dalla Guardia Costiera. In una scialuppa trainata dal cargo c’è il cadavere di una donna incinta trovata morta quando i migranti sono stati soccorsi.

Per il ministro Maroni “gli ospiti della nave sono al sicuro. Se dovessero accadere dei fatti nuovi è chiaro che non lasceremo quelle persone in balìa del mare. C’è già pronto un piano per portare la nave in un porto della Sicilia. Attualmente però non c’è alcuna emergenza. Non è vero che manchino l’acqua e i viveri, perché le nostre motovedette e i nostri elicotteri hanno provveduto. Né che ci siano persone con gravi problemi di salute a bordo o donne in stato interessante, dato che queste persone sono state già trasferite nei nostri ospedali. Un’equipe medica è a bordo e in ogni caso i nostri uomini sono lì, attorno alla nave, pronti a intervenire per qualunque evenienza” ha dichiarato a L’Avvenire.

Maroni definisce “scorretta” la condatta di Malta. Accusa il governo de La Valletta esercitare la “responsabilità del soccorso nella zona di mare di sua competenza” facendo poi sbarcare i clandestini nel porto di Lampedusa. “Io credo che se uno Stato prende dei finanziamenti per un’azione di salvataggio  – continua il ministro – debba portare il compito fino in fondo: portando, per dirla tutta, i naufraghi alla Valletta e non a Lampedusa”. Per questo ha interessato il commisario Ue per la sicurezza e d’accordo col premier Berlusconi e il ministro degli Esteri, Frattini, ha chiesto “una riunione urgente del Consiglio dei ministri dell’Interno per definire una volta per tutte questa annosa questione”.

Dall’isola di Malta si chiede l’appoggio della Ue sul suo operato. La procedura di soccorso effettuata da Malta è sempre stata la stessa – ha dichiarato il primo ministro Lawrence Gonzi- abbiamo coordinato tutto come vuole la prassi in situazioni come queste. Ma il porto più vicino è Lampedusa, dunque devono essere trasferiti lì. Malta sopporta l’enorme peso del fenomeno dell’immigrazione clandestina. Questo è un problema della Ue e adesso tocca all’Unione appoggiare Malta in questa situazione”.

La Pinar ha anche salvato un gommone con motore in avaria che a bordo aveva tre giornalisti. “A bordo – ha raccontato Viviano dalla nave al sito de La Repubblica  – ci sono anche due medici: dicono che la situazione è ingestibile e le persone non possono essere curate sulla nave. Ci sono diverse donne incinte ma non ci sono bambini a bordo. Poi c’è il cadavere della donna che è in putrefazione e attira i gabbiani. Mi pare che la protesta stia montando ed è giusto che queste persone siano sbarcate nel porto più vicino”.


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