PALERMO- Il presidente Crocetta aveva tuonato, gridando allo scandalo. Il fragore del tuono era stato affidato a un comunicato ripreso dalle agenzie: “Il presidente della Regione, Rosario Crocetta, annuncia di avere fatto un esposto per verificare per quale ragione una manifestazione denominata ‘Sicilia viva in festa’, organizzata dalle società denominate ‘Il Padrino sas’ e ‘The God Father sas’, che si svolge nelle regioni del Nord Italia, abbia ripetutamente utilizzato il logo della Regione Siciliana che può essere autorizzato solo dalla Presidenza così come previsto dal regolamento. Non avendo l’attuale Presidenza autorizzato l’utilizzo del logo della Regione Siciliana per nessun evento privato, Crocetta ha annunciato l’immediata diffida a rimuovere il logo dal sito della società nonché ad utilizzarlo per manifesti pubblicitari e un esposto alla Polizia postale e alla Procura della Repubblica, non solo per l’uso improprio del logo stesso, ma per il danno di immagine che viene arrecato alla Regione dall’utilizzo del logo in un contesto assolutamente inaccettabile dalle istituzioni e dal popolo siciliano”.
Segue la replica del signor Carmelo Carlino, che della società chiamata in causa da Crocetta è il titolare e non ne sapeva niente. Non conosceva la polemica né l’esposto. Ha saputo e ha deciso di spiegare la sua posizione. “Chiariamo un punto – esordisce, contattato da Livesicilia – Sicilia viva in tour promuove nei piccoli e grandi centri cittadini del nord i prodotti agroalimentari siciliani. Ci sono delle piccole e medie aziende artigianali con prodotti di alta qualità fra cui l’azienda ‘Dolcezze Siciliane Il Padrino’. Basta aprire il sito web della società ‘Dolcezze’ per scoprire che quello che viene scambiato per il logo della Regione è un semplice link. Invece – continua Carlino – il patrocinio e il logo sulle locandine di ‘Sicilia viva in tour’ sono stati autorizzati dall’assessorato Turismo, Sport e Spettacolo”.
Il signor Carlino cita un documento ufficiale del 21 febbraio scorso in cui è scritto: “Considero tale iniziativa meritevole di attenzioni per l’attività di promozione del territorio siciliano. Ed è per tali ragioni che mi è gradito concedere il patrocinio gratuito per la realizzazione dell’evento, con l’utilizzo del logo istituzionale della Regione Siciliana-Assessorato Turismo Sport e Spettacolo che si allega alla presente”. Segue la firma dall’assessore, Michela Stancheris.
Chi ha torto, chi ha ragione? Forse la Regione avrebbe potuto prendere qualche informazione in più, prima di indignarsi, diranno i critici. Ma è anche verosimile che mai l’inquilino di Palazzo d’Orleans o un assessore della sua giunta avrebbero consapevolmente offerto il sostegno a qualcosa che ha a a che fare col profilo marketing di don Vito Corleone.