La promessa mancata - Live Sicilia

La promessa mancata

Il commento.

Tutto era cominciato con la foto di Nelli Scilabra alla fermata, in procinto di prendere il pullman per Burgio, come una ragazza qualunque. Una piccola donna giovane e umile. Tutto era cominciato col grillino Trizzino in bici all’Ars, come un pendolare del quotidiano, costretto a districarsi con le due ruote, pur di sfuggire al traffico. Tutto era cominciato con l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, che annunciava la rinuncia alla macchina di servizio. Addio all’auto col lampeggiante, ai benefit della casta, all’armamentario di pretoriani e sirene che fanno da contorno ai potenti. Tutto aveva preso l’avvio nel segno di un’era che avrebbe sottolineato l’eguaglianza, più che la differenza. Ecco, la sbandierata rivoluzione siciliana. Non più sovrani e sudditi. Solo cittadini eguali nei diritti teorici e nei percorsi concreti.

Tutto va nell’identico modo di sempre. L’assessore che vota all’università grazie al mezzo della Regione. Idem per la colazione al bar con gli autisti ad attendere i membri della giunta. Tramonta la ventata di nuovismo, si ricompone quella cornice imperiale che contraddistingue, nella nostra imperfetta democrazia, il sintomo di un potere saldo, benché decadente.

Certo, non c’è alcun reato, né è il caso di accennare alla demagogia della spending review. Le casse asfittiche della Regione non saranno rianimate dalla sforbiciata di qualche pelo superfluo. Eppure, si avverte l’amarezza di una promessa mancata, nei simboli e dunque nelle cose. Un gusto acre, non riferibile in esclusiva alla sceneggiatura del cambiamento del presidente Crocetta.

Un’intera classe dirigente, sopravvissuta ad anni di scarsa etica e di troppi sotterfugi, aveva solennemente giurato di non farlo più. Si era impegnata a livellare la distanza dal basso, iniziando dall’esteriorità, dai gesti. Si era battuta il petto, chiedendo scusa per i suoi eccessi, riconoscendo che sobrietà ed equilibrio sono propedeutici alla coscienza di una politica degna.
Oggi, rimane poco o niente di quei giuramenti. La bugia, con la sua cruda verità, è già stata svelata dalla luce di un lampeggiante.

 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI