La Protezione civile al Comune |La corsia non intralci via di fuga - Live Sicilia

La Protezione civile al Comune |La corsia non intralci via di fuga

Restringimenti di carreggiata, presenza di barriere architettoniche e una grande corsia preferenziale al centro della via di fuga di via Passo Gravina. L'appalto milionario del Comune per la BRT, ovvero la corsia veloce per gli autobus, è finito sotto la lente della Protezione Civile. Che lancia l'allarme. IL DOCUMENTO.

Bus rapid transit
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CATANIA- Il Brt in fase di realizzazione potrebbe avere conseguenze sulle attività di Protezione Civile. A segnalarlo è stato lo stesso dipartimento della Provincia di Catania che, rispondendo al Comitato civico di Barriera che da tempo sostiene l’assenza delle adeguate misure di sicurezza nel progetto dell’amministrazione, in una nota dello scorso 6 dicembre (leggi qui il documento di cui LIvesiciliaCatania è venuta in possesso), asserisce come la nuova corsia protetta per gli autobus realizzata in via Passo Gravina possa compromettere eventuali interventi in caso di calamità.

“In particolare – scrive il dirigente del servizio regionale di Protezione civile della Provincia di Catania, Marcello Pezzino – è stato evidenziato che le opere in oggetto potrebbero costituire barriere architettoniche in prossimità degli attraversamenti pedonali, anche ai fini del raggiungimento delle aree di emergenza servite dalla strada e comporterebbero restringimenti delle carreggiate tali da consentire una sola corsia per ogni senso di marcia”.

Non solo. Secondo la Protezione civile catanese, la via Passo Gravina, l’arteria su cui, ogni giorno, si riversano migliaia di autovetture, potrebbe perdere le sue funzioni di “via di fuga” proprio con la presenza della corsia preferenziale al centro della carreggiata. “Questo Servizio regionale – si legge ancora nella nota – considerato che alla via Passo Gravina è stata assegnata la valenza di via di fuga, invita l’amministrazione a verificare che i suddetti lavori non riducano la funzionalità di protezione civile, sia della viabilità che delle aree di emergenza, limitando il rapido e sicuro raggiungimento delle stesse anche per i soggetti con ridotte possibilità di movimento, e lo svolgimento di tutte le attività di intervento, soccorso e assistenza alla popolazione in caso di emergenza”.

Una timida vittoria per i residenti della zona, che da tempo chiedono un confronto con l’amministrazione proprio per discutere della questione sicurezza e che stamattina sono stati ricevuti in Commissione trasporti per chiedere di visionare il progetto definitivo e conoscerne i dettagli. “Chiediamo solo di comprendere se c’è stato uno studio dei flussi di traffico – spiega Romj Crocitti – e, soprattutto, di essere messi a parte di un’opera che avrà un grosso impatto sulle nostre vite”.

Anche il presidente della commissione, Bartolomeo Curia, ha manifestato alcune perplessità in relazione al Brt e, dopo aver ascoltato, insieme agli altri consiglieri presenti, i rappresentanti del Comitato, ha dato disponibilità per un nuovo incontro, stavolta con i tecnici e le carte del progetto, in modo da poter dare le risposte ai cittadini e fare in modo che il Brt possa essere rivisto alla luce delle richieste della popolazione. “Il rischio – spiega Curia a LivesiciliaCatania – è che l’intero progetto rimanga una grande incompiuta”.

L’aspetto sollevato dalla protezione civile, sembrerebbe, però, essere già stato preso in considerazione dall’amministrazione comunale, come ammesso dall’assessore alla Viabilità, Santi Cascone. “Nel realizzare il Brt – afferma Cascone – abbiamo previsto una serie di interventi finalizzati proprio alla messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali, che adesso sono assenti in vari punti. Saranno aumentati nel numero e realizzati secondo il codice della strada. Inoltre – prosegue – la sezione della strada è stata aumentata, alcuni ostacoli insormontabili sono stati rimossi e la nuova corsia potrà essere utilizzata anche dai mezzi di soccorso in caso di emergenza in caso di calamità”.

 


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