I magistrati della procura di Palermo hanno preso visione della puntata di Report – programma di Raitre – di domenica scorsa. Nel servizio, a cura del giornalista Sigfrido Ranucci, si rivelavano come sono stati gestiti i fondi Fas (Fondi per le aree sotto-sviluppate) in Sicilia e tutte le vicissitudini legate all’apertura dell’autostrada Palermo-Messina. Ma nel servizio si faceva anche riferimento al presidente dell’Autorità portuale di Palermo, Nino Bevilacqua, descritto come un “asso pigliatutto” nelle gare pubbliche per le infrastrutture. La procura di Palermo sta valutando, attraverso il filmato, se possano essere configurati reati in base alle vicende narrate dal giornalista e in quale giurisdizione ricadrebbero le eventuali indagini da attivare.
Il signore delle infrastrutture. La figura del professor Bevilacqua è asciutta, giovane e seria. Una carriera accademica fra Palermo, Torino e Reggio Calabria. Specializzato nelle infrastrutture civili, ha diretto e progettato, fra gli altri, i lavori del ponte di Ortigia, la realizzazione della Catania-Siracusa e quelli dello svincolo di Bolognetta. A lui è stato affidato l’arduo compito di ingegnere-capo di tutti i lotti di completamento della Palermo-Messina. Col suo studio ha realizzato la progettazione definitiva, i rilievi topografici, la consulenza geologica e geotecnica per la realizzazione dell’aeroporto di Agrigento-Valle dei Templi, oltre allo studio di fattibilità della circonvallazione di levante di Catania. Vicino al sottosegretario Gianfranco Micciché, Bevilacqua è stato anche superconsulente del sindaco Diego Cammarata per il piano di recupero del centro storico del Comune di Palermo e del “Piano integrato del trasporto pubblico di massa”. Infine il suo nome è saltato fuori dall’inchiesta “Grandi opere” condotta dalla procura di Firenze.