La rapina, l'arresto, i filmati |Poliziotto ferito, caccia al complice - Live Sicilia

La rapina, l’arresto, i filmati |Poliziotto ferito, caccia al complice

Ecco a che punto sono le indagini.

l'inchiesta della Squadra Mobile
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CATANIA – Sono calati i riflettori dei media ma il lavoro della Squadra Mobile di Catania per individuare il malvivente che la notte del 30 agosto scorso si è introdotto a casa del commissario Nuccio Garozzo insieme ad un 18enne ghanese non è arretrato di un millimetro. Anzi. Le indagini, serratissime, proseguono nel massimo riserbo. L’inchiesta, coordinata dal pm Fabio Regolo, si sta muovendo su diverse direttrici. Gli uomini diretti dal dirigente Antonio Salvago non stanno lasciando nulla di intentato.

LA TENTATA RAPINA. Il primo step investigativo è stato quello di ricostruire la dinamica dell’azione criminale, anche attraverso la testimonianza del commissario Garozzo. Intanto ad agire sono stati in due: non c’è alcun terzo complice, così come qualcuno ha millantato attraverso i social network. Mohamed Djibril, 18enne, e l’altro malvivente avrebbero notato la porta finestra aperta dell’appartamento del poliziotto, che abita con moglie e figli. Approfittando di una grondaia, sono riusciti a entrare all’interno dell’abitazione intorno alle 3.30 di notte con l’intento di rubare. I rumori però hanno svegliato Nuccio Garozzo che si è alzato e si è trovato in casa i due stranieri con cui è scoppiata una violenta colluttazione. Uno dei due malviventi era armato di rasoio ed ha ferito in più parti del corpo il commissario di polizia. I due per tentare la fuga si sono lanciati dal balcone: il 18enne ghanese è stato raggiunto da Garozzo che lo ha arrestato mentre il complice è riuscito a scappare. Ad intervenire in un primo momento sono stati i carabinieri: la zona di piazza Santa Maria di Gesù era quel giorno di competenza dell’Arma.

IL GHANESE ARRESTATO. Il giovane ghanese Mohammed Gibren, alias Djibril Mohamed, dopo l’arresto per rapina aggravata è finito all’ospedale Garibaldi. Nella caduta  il 18enne ha riportato varie fratture. Ora si trova ricoverato al reparto penitenziario del Cannizzaro. Al ghanese, con diversi precedenti, è stata revocata la protezione umanitaria.

I FILMATI. La polizia, dopo la rapina, ha verificato se nella zona vi fossero dei sistemi di video sorveglianza. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno analizzato diverse immagini al fine di trovare elementi utili all’inchiesta. È stato svolto un lavoro delicato e certosino. Tutto al fine di trovare input investigativi che possano portare a chiudere il cerchio sul complice del ghanese.

LE FREQUENTAZIONI DELL’ARRESTATO. Gli investigatori stanno scavando anche nella vita di Mohamed Djibril a Catania: chi e quali luoghi frequentava abitualmente. Si cercano indizi utili anche nelle comunità e nei centri che hanno ospitato il ghanese da quando è arrivato in Italia. In via Ventimiglia si lavora, insomma, a ritmo serrato.

 

 

 

 

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