Quasi cinque milioni per l’adeguamento tecnologico e strutturale delle sale operative del Comando del Corpo Forestale. Poco meno di un milione per la manutenzione delle piste forestali. Mezzo milione per la realizzazione di riserve idriche per l’antincendio boschivo. Sono solo i più “grossi” finanziamenti europei richiesti da un ramo dell’amministrazione regionale e “respinti” da un altro ramo della stessa amministrazione. In totale sono ventinove, per una spesa totale di oltre 9,2 milioni di euro. Somme che la Sicilia non potrà spendere perché la Regione ha deciso di “bocciare” se stessa.
L’incredibile vicenda coinvolge, da un lato, il Dipartimento regionale delle Foreste che ha proposto i progetti di prevenzione antincendio, dall’altro, l’assessorato regionale all’Agricoltura che li ha respinti, tutti con la stessa motivazione: “Documentazione incompleta”.
Il caso è stato sollevato da Giulia Adamo, presidente del gruppo dell’Udc all’Ars. “Una situazione incredibile – ha commentato – Siamo di fronte a uffici pubblici che bocciano progetti di altri uffici pubblici, per lo più della stessa amministrazione”. Un paradosso, se si pensa alle difficoltà della stesa Regione di spendere fondi europei. I progetti del dipartimento delle Foreste sono stati presentati a valere sulla misura 226 del Piano per lo sviluppo rurale (Psr) 2007-2013 dal titolo “ricostituzione del potenziale forestale e introduzione di interventi preventivi”. L’assessore all’Agricoltura, Elio D’Antrassi, ha annunciato una indagine che verificherà i motivi della bocciatura dei progetti che riguardavano, oltre a quelli citati, soprattutto opere di realizzazione e manutenzione di torrette in legno per l’avvistamento degli incendi e opere di manutenzione e adeguamento tecnologico dei centri operativi dell’Ispettorato Foreste. Niente da fare. Con la bocciatura dei progetti, quei soldi che l’Europa aveva destinato alla Regione per la lotta agli incendi, sono andati miseramente… in fumo.