"La relazione non interferisce |col lavoro della commissione" - Live Sicilia

“La relazione non interferisce |col lavoro della commissione”

Lucia Borsellino: la selezione "resta l'impianto principale" per la scelta dei nuovi manager. Ma "l'amministrazione deve tenere conto di tutti gli elementi in proprio possesso”.

L'assessore Borsellino
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PALERMO – “Ci tengo a chiarire che lo spirito delle relazioni presentate in commissione Salute non è quello di un’interferenza nella selezione”. Lucia Borsellino, assessore regionale alla Salute, frena sulle “pagelle” alle Asp siciliane presentate oggi in commissione all’Ars. E ribadisce che la selezione, che da settimane vede impegnata una commissione, resta “l’impianto principale” per la scelta dei nuovi manager”.

Sì, impianto principale ma non esclusivo. Ci sono anche queste “pagelle”, che potrebbero rimettere in corsa chi dalla selezione è stato scartato, no?
“Intanto va precisato che queste valutazioni presentate oggi sono dati da approfondire e da valutare. Certo, le consideriamo col massimo rispetto ma scaturiscono da relazioni autodichiarate dai commissari, e adesso dobbiamo verificarle. Inoltre, va considerato che si tratta di un’attività su base triennale, che è stata caratterizzata in molte aziende dall’avvicendarsi di più gestioni”.

Resta il fatto che di questi dati, una volta verificati, il governo potrà tenere conto nella selezione dei futuri manager, anche a prescindere dagli esiti della selezione.
“Lo spirito non è quello di un’interferenza della selezione. Io ho detto che prima i manager li sceglieva la politica. È chiaro che anche oggi li sceglierà la politica, ma prima non c’era un sistema di selezione, la legge Balduzzi ci ha dato qualche strumento in più”.

Non c’è il rischio che ripescando qualche escluso dalla selezione in base a queste valutazioni possano fioccare ricorsi?
“Guardi, questi elementi ci possono servire anche rispetto a coloro che sono all’interno della rosa dei selezionati. È bene chiarire che la selezione non è un concorso, non c’è una graduatoria con punteggio, avremo alla fine un elenco in ordine alfabetico. La scelta dei nomi viene fatta collegialmente e può riguardare una vasta platea di soggetti. Questo studio, invece, fa un focus solo su quanti hanno già gestito le aziende. La scelta della giunta può ricadere anche su altri. La selezione è l’impianto principale perché è quello previsto dall’avviso, un’amministrazione però deve tenere conto di tutti gli elementi in proprio possesso”.

Insomma, lei tende a separare la vicenda selezione dei futuri manager dalla valutazione di quanti hanno già operato.
“Io ho visto questo contributo come legato alla possibilità di scrutare meglio sull’attività delle aziende. Non ci serve solo alla valutazione dei manager, gli ho dato un significato più ampio. Attraverso questo studio possiamo individuare delle criticità nelle Asl e intervenire sul prossimo piano”.


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