PALERMO – Dalla casa museo dei Greco, nella borgata di Ciaculli, è andato via Leandro, ‘u criaturi, la creatura che divenne capomafia, e sono tornati dipinti, statue, arazzi e mobili antichi.
Il nipote di Michele, il Papa della mafia, da qualche mese ha un nuovo indirizzo di residenza. “Vive” nel carcere di Spoleto, detenuto al 41 bis. Circostanza che gli ha impedito di assistere alla restituzione di un lunghissimo elenco di beni di famiglia. Per riconsegnarli nei giorni scorsi è stato necessario caricarli sui furgoni.
Non sono provento di furti e rapine. Non rientrano tra le opere d’arte trafugate per le quali i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico hanno creato una banca dati. Fanno parte del tesoro che nonno Michele ha lasciato in eredità alla figlia e ai nipoti. Un tesoro che non può essere sequestrato e che adesso orna di nuovo la villa al civico 461 di via Ciaculli, dove abitava il nonno e dove ora abitano la figlia e nipoti del potente capomafia con le rispettive famiglie.
Ad appena 28 anni il giovane Leandro, così hanno ricostruito i pm della Procura di Palermo e i carabinieri del Nucleo investigativo, ha partecipato alla nuova cupola di Cosa Nostra. I Greco hanno saltato una generazione di potere mafioso, visto che il padre di Leandro, Giuseppe, ha fatto parlare di sé per il tentativo fallimentare di imporsi come regista cinematografico. È toccato al giovane Leandro riportare il potentato mafioso ai fasti criminali di un tempo.
L’immobile di Ciaculli non è una pacchiana residenza in stile Gomorra, ma una dimora-museo, arredata con gusto. Qua e là ci sono poltrone in legno intarsiato, consolle e comò francesi, credenze siciliane e specchiere in avorio. Arazzi e pale d’altare alle pareti. Oli su tela seicenteschi che raffigurano scene religiose. Una “Madonna con bambino”, uno “Sposalizio della Vergine”, sculture di cigni, santi e mezzibusti femminili.
Tutte opere di pregevole fattura e dall’indiscutibile valore artistico ed economico. Decine e decine di pezzi pregiati che abbelliscono il salotto, le camere da letto e i bagni della casa dove abitano i Greco.
Nell’immobile vive Angela Milano, nuora del Papa, vedova del regista, e sorella di un altro boss che conta. Quel Nunzio Milano che ha avuto un peso determinante a Porta Nuova nella mafia che era stata disegnata da Nino Rotolo, boss di Pagliarelli.
Al civico 461 vive il figlio di mamma Angela, Emilio Nicolò, con la neo moglie e figlia di Gregorio Di Giovanni, il boss di Porta Nuova che assieme a Leandro Greco faceva parte della nuova commissione provincia di Cosa Nostra. Il grande “assente”, e forzato, a casa Greco è Leandro. Ha dovuto trasferire la residenza, non più la dimora-museo di Ciaculli che fu del nonno Michele, ma la spoglia cella del carcere di Spoleto.