PALERMO – Rosario Crocetta aveva lanciato l’allarme più di un anno fa. Puntando il dito contro i precari rimasti nel bacino degli ex-Pip nonostante l’accusa di associazione mafiosa. Adesso un riscontro al suo allarme, che quest’anno ha portato anche all’espulsione di alcuni precari dal bacino, arriva dal nuovo pentito Salvatore Asaro. È lui l’uomo del mandamento di Porta Nuova di cui parla il nuovo numero di “S”, acquistabile sia in edicola che online: la rivista pubblica i verbali del neo-collaboratore di giustizia, pagine e pagine di dichiarazioni dettate a verbale davanti al pubblico ministero Caterina Malagoli, e al suo legale, l’avvocato Monica Genovese, ma ce n’è uno in particolare che richiama l’attenzione politica.
Asaro racconta i suoi trascorsi al fianco di Massimo Seranella, che lavorava alla Social Trinacria onlus, una delle cooperative inserite nel bacino degli ex-Pip. Il collaboratore di giustizia ricorda un incontro con Seranella: “Allora – si legge in una delle dichiarazioni riportate nel nuovo numero del mensile – essendo tutti e sei, anzi tutti e nove, perché eravamo tutti e tre i mazaresi dentro il Pip, come si chiama?”.