Quelli che si ingegnano a fare i conti e che magari possono azzeccarci, come possono pure sbagliare, pensano che Marianna Caronia potrebbe diventare la sorpresa delle elezioni di Palermo, in vista di un probabile ballottaggio. Sarà vero? Sono voci interessate in circolazione per guadagno di propaganda? Questa campagna elettorale è indecifrabile, si capisce poco. Così nessuno si sperimenta nella complessa arte del pronostico, per non rischiare una figuraccia.
A naso, dopo avere assistito al bagno di folla del candidato Caronia in un Politema gremito, l’ipotesi non appare così peregrina al cronista. Ci sono gli sponsor che portano voti. In prima fila: Saverio Romano, Antonello Antinoro, poi Rudy Maira, Giovanni Avanti, Toto Cordaro e, più dietro, un redivivo Filiberto Scalone (“fa parte del Cantiere Popolare”, si precisa). L’idea di una donna a Palazzo delle Aquile stuzzica la fantasia, tanto che qualcuno dei convenuti disseppellisce il ricordo di Elda Pucci. E, immaginando quattro conti, ci sono pure le risorse per una competizione che è giù snervante, destinata ad arrivare al suo apice tra poco, a temperature più alte.
Lei, la candidata, si apparta con i giornalisti dietro le quinte, prima del rito collettivo. Pericolo di inquinamento elettorale? “Temo molto l’assenteismo degli elettori e l’inquinamento quindi chiedo che vengano adottate le massime misure di garanzia. E non escludo l’uso dell’Esercito… E’ indispensabile che il volere dei palermitani non sia inquinato”. Gesip e partecipate? “Rivolgo un provocatorio invito ai lavoratori della Gesip, affinché non vadano a votare alle prossime amministrative. Il motivo? Evitare che la vicenda della partecipata possa diventare una materia di tipo elettorale”. Schiaffo a Massimo Costa. “Quello di Costa è un atteggiamento ipocrita ed incoerente. Buona parte di coloro che sostengono la sua candidatura sono gli stessi che hanno amministrato negli ultimi dieci anni”. Schiaffo a Orlando.”E’ la rivisitazione del passato, un passato che ha creato i maggiori disastri”. Schiaffo a Lombardo. “Sappiamo tutti benissimo quanto gli piaccia temporeggiare… Palermo è il vessillo massimo della non politica di Lombardo”.
Alleati e pezzi di programma. Nell’elenco, la riorganizzazione della macchina comunale, il potenziamento dell’e-government, la costituzione di una società consortile per lo svolgimento dei servizi di pubblica utilità gestiti dalle ex-municipalizzate. A sostenere Marianna Caronia saranno sei liste: ‘Amo Palermo’, ‘Cantiere Popolare’, ‘Noi Sud’, ‘Udeur’, ‘Democrazia Cristiana’, ‘Citta’ Nuova’, mentre alla quinta circoscrizione c’è il supporto ‘Andrea Aiello Presidente’. Il resto è tutto nel comizio, preceduto da una bellissima poesia di Vincenzo Caccamo, parrucchiere col talento dei versi. L’incipit dell’orazione Caroniana: “Amare Palermo non è un motto, una frase fatta, uno spot. E’, al contrario, un impegno, una sfida, un programma”. La conclusione: “Amiamo Palermo”. La questione qui è la stessa che altrove: sarà un sentimento ricambiato?