"La Scilabra deve andare a casa | Questo è un governo di incapaci" - Live Sicilia

“La Scilabra deve andare a casa | Questo è un governo di incapaci”

Il centrodestra annuncia la mozione di censura all'assessore alla Formazione: "Ha fatto un disastro. Ma cosa potevamo aspettarci da una studentessa fuoricorso? I due anni di Crocetta stanno lasciando macerie ovunque: questa giunta è di bassissimo livello. Gli extrabudget? Responsabile anche la Monterosso".

Formazione nel caos
di
6 min di lettura

PALERMO – Diciannove punti. Unendoli, viene fuori il disastro della Formazione professionale dell’era Crocetta-Scilabra. Almeno, nella visione che ne dà il centrodestra siciliano. Che oggi (quasi) compatto ha presentato una mozione di censura alla giovane assessora. Un documento articolato che prende le mosse dal flop del Piano giovani ma si estende a tanti altri “casi”: dagli sportelli multifunzionali alla recente sentenza del Cga sui cosiddetti “extrabudget”. La conclusione, però, è una. Ed è ribadita quasi all’unisono dai capigruppo Marco Falcone (Forza Italia), Toto Cordaro (Cantiere popolare), Nino D’Asero (Ncd) e dal coordinatore regionale degli alfaniani, Francesco Cascio: “La Scilabra deve andare a casa”. Mancano alla conferenza i rappresentanti della Lista Musumeci che però sono firmatari della mozione. Mentre qualche malumore sarebbe stato espresso dal Pds (Di Mauro in effetti non è presente). Pare che secondo gli ex Mpa, la mozione potrebbe finire per rinsaldare la maggioranza e paradossalmente rafforzare lo stesso assessore.

A dare il via all’affondo, comunque, oggi a Palazzo dei Normanni è Falcone: “Il fallimento del Piano giovani  ha gettato un’ombra di profonda disistima nei confronti del governo regionale. La nostra mozione di censura, con conseguente richiesta di dimissioni, però, si articola in diverse questioni che hanno determinato il disfacimento continuo della Formazione professionale. Per questo – aggiunge Falcone – abbiamo elencato 19 punti che rappresentano i motivi per cui oggi sono a rischio circa otto mila famiglie. Pensiamo ad esempio alla mancata programmazione della terza annualità dell’Avviso 20, al mancato inizio del progetto Prometeo che doveva collocare 1400 persone e che oggi sono come ‘coloro che sono sospesi’. Alcuni enti, poi, a distanza di cinque anni non hanno visto concluso il rendiconto. Un fatto che determina un mancato finanziamento del 20% annuo. Anche per questo alcuni lavoratori non ricevono lo stipendio da 10, 12, 20 mesi”. Ma non solo. I motivi di “censura” sono diversi e riguardano quasi ogni aspetto legato al settore della Formazione: “Nell’Oif (i corsi che riguardano l’obbligo di istruzione e formazione dei giovanissimi, ndr) la rendicontazione – prosegue il capogruppo di Forza Italia – non viene fatta dal 2007-2008 anche a causa della scelta di Crocetta di depauperare l’assistenza tecnica. In questo modo andiamo incontro al rischio di interruzione di pubblico servizio. Sulla questione degli extrabudget, infine, – conclude Falcone – noi avevamo chiesto anche una commissione di inchiesta dell’Ars. La compensazione ha tolto agli enti i soldi per gli stipendi”.

Nel “caso” della sentenza del Cga, che ha, di fatto, bocciato il processo di “compensazione” con il quale la Regione ha provato a ‘colmare’ le cifre indicate dalla Corte dei conti come “danno all’erario” attraverso il recupero dagli enti dei contributi di altri Avvisi, però, sono coinvolti, oltre all’ex presidente della Regione Lombardo, anche l’attuale segretario generale Monterosso e tre ex assessori del centrodestra (Formica, Incardona e Gentile). Su questo tema, Falcone spiega: “Quelle erogazioni erano state autorizzate dallo stesso organismo, la Corte dei conti, che tre anni dopo è intervenuto con l’indagine e la condanna. Ritengo quindi che non si possano attribuire agli amministratori di allora responsabilità politiche”. Le responsabilità politiche, semmai, secondo i parlamentari, sarebbero più recenti. E non coinvolgerebbero solo i… politici. “Mi pare evidente – dice ad esempio Francesco Cascio – la responsabilità anche politica di Patrizia Monterosso, soprattutto nel momento in cui prova a orientare gli uffici verso il recupero delle somme agli enti. Procedura ‘stoppata’ dal Cga. E se non è conflitto di interessi questo…”. “Ma le norme – chiosa Toto Cordaro – non consentono la presentazione di una mozione di sfiducia a un segretario generale. Al di là delle intenzioni del Movimento cinque stelle, è una cosa che non si può fare. Il responsabile politico, in questo caso, è il presidente della Regione che sceglie il Segretario generale. La sfiducia andrebbe indirizzata a lui”.

E in effetti, la mozione contro Nelli Scilabra sembra solo l’occasione per estendere al governo Crocetta un giudizio fortemente negativo. “Il flop day – spiega infatti Cascio – è lo specchio di due anni di “crocettismo”: un disastro che ha coinvolto una marea di settori, dai rifiuti, alla Sanità. Il caso Scilabra quindi è solo l’immagine di un governo grossolano  e confuso, composto da gente di scarsa qualità. Si è tanto criticato Lombardo, – ha aggiunto l’ex presidente dell’Ars – ma almeno nei suoi governi c’era gente professionalmente di spessore. Oggi devo dire che il livello è nettamente inferiore. Cosa potevamo aspettarci, del resto – si chiede Cascio – da un assessore alla Formazione e all’istruzione che è al quinto anno fuori corso? Cosa dovremmo dire ai tanti cervelli siciliani in fuga? Restate qui, a fare i fuoricorso?”.

Sulla “qualità” del governo Crocetta, va giù duro anche Cordaro: “Crocetta – dice – ha la grave colpa di essersi rivolto a persone perbene, ma incapaci. La situazione, con l’ultimo rimpasto, è persino peggiorata. Privare il governo di gente come Bianchi e Cartabellotta, con cui non ero in sintonia ma ai quali riconosco competenza, è stato un ulteriore errore. Specie se li sostituisci con gente che non è in grado nemmeno di spiegare gli emendamenti a sua firma”. Poi, si torna al tema del giorno, la Formazione: “Vorrei ricordare che la differenza tra Crocetta e Musumeci – prosegue Cordaro – l’ha fatta il voto di Messina. Cioè il voto del Pd di Genovese. Che Crocetta, nel corso della sua stagione di governo, abbia fatto ammenda di quel voto, ci può stare. Evidentemente aveva qualcosa di cui pentirsi. Ma più grave è certamente il tentativo dell’assessore Scilabra di eludere le proprie responsabilità politiche. Quando fu ucciso Moro, Cossiga si dimise, nonostante la colpa non fosse sua. Ma il principio di responsabilità politica degli atti non può mai essere messo in discussione. Una tesi che prevede di aggirare questa responsabilità mette nel ridicolo chi la afferma e chi la sostiene. Io chiedo il ripristino delle regole di normalità politica. Io non chiedo la lapidazione della Scilabra. Ma, molto semplicemente, che la Scilabra vada a casa. Crocetta ci tolga dall’imbarazzo. Anche perché – conclude Cordaro – sotto certi aspetti a noi converrebbe pure tenerci questi assessori. Ma noi non abbiamo a cuore il nostro interesse, ma l’interesse della Sicilia”.

“Al di sopra e al di là della politica del centrodestra –  ribadisce infatti il capogruppo di Ncd D’Asero – serve ripristinare il senso del bene comune, ormai smarrito. Serve un cambio di passo. Non a caso nella classifica dei governatori, oggi il presidente Crocetta è in coda nella graduatoria. Nel sentire comune, c’è una valutazione negativa di questa esperienza di governo, non si tratta più  solo della denuncia di una parte politica”.

Ma intanto, si partirà dalla censura alla Scilabra: “Chiederemo – ha detto Cascio – che in conferenza dei capigruppo questa venga calendarizzata al più presto. Possibilità che venga approvata? Partiamo da una base parlamentare di 33-34 deputati, compresi i grillini. Con loro decideremo se votare la loro mozione, la nostra o una versione comune. Chiediamo ai parlamentari di maggioranza, poi, di dare seguito alle dichiarazioni di questi giorni: penso a Panarello, Panepinto, Maggio, Greco. Le dichiarazioni sono state pubbliche, e ognuno dovrebbe adesso assumersi le proprie responsabilità. Una cosa è sicura: in altri tempi, per molto meno, gli assessori sarebbero stati cacciati immediatamente”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI