CATANIA – Il vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Catania, Riccardo Pellegrino, interviene sulla polemica relativa alla possibilità di ingresso del consigliere Gerry Barbagallo nel gruppo consiliare di Forza Italia.
“La due giorni a Santa Flavia – dichiara – ha confermato che il partito di Forza Italia è forte e prosegue il suo cammino sorretto da tantissime figure di altissimo calibro. Insieme a me, presenti a Palermo c’erano la collega Melania Miraglia e il coordinatore cittadino e assessore comunale Massimo Pesce. Lì abbiamo affrontato numerose tematiche di grande attualità: dallo Ius Italiae, allo sviluppo sostenibile, dalla lotta alle mafie alla necessità di attuare la pace con ogni mezzo possibile”.
“Dispiace quindi che le parole del presidente Tajani siano state fraintese da chi non era presente” prosegue Pellegrino. “Forza Italia è il partito di Berlusconi, il quale ci ha lasciato una grande eredità di democrazia, libertà e garantismo che il partito ha deciso di continuare a portare avanti all’insegna della pluralità e della meritocrazia. Lo ha dimostrato l’ingresso di Caterina Chinnici, figura di grande spessore politico, morale e istituzionale anch’essa proveniente dalle file del PD”.
“La volontà di ingresso in Forza Italia di Gerry Barbagallo non è calata dall’alto e dispiace sentire queste parole dal collega Capuana: lui stesso ha incontrato il consigliere Barbagallo e tutti i passaggi preliminari e politici sono stati fatti come normale. La richiesta ufficiale è stata protocollata alla direzione del gruppo consiliare di Forza Italia stamattina ed è il completamento formale di un dialogo politico che Gerry Barbagallo ha intrapreso con il partito tutto e a tutti i livelli, nazionale, regionale e cittadino”.
“Ho chiesto quindi al coordinatore cittadino di Forza Italia Massimo Pesce e al capogruppo per il Consiglio comunale Piermaria Capuana di convocare immediatamente un incontro per la giornata di oggi, così da chiarire la questione. Ma vorrei ricordare al collega Capuana che l’europarlamentare Marco Falcone, che stimo moltissimo e che io stesso ho supportato in fase di campagna elettorale, non può essere l’unico nostro riferimento”.
“Lo è per l’Europa – spiega – ma la sua partenza per Bruxelles ci obbliga inevitabilmente a cambiare i nostri interlocutori locali. Come ha già fatto il presidente Schifani ricordo che se la Sicilia ha portato rappresentanti di Forza Italia in Europa è grazie anche Raffaele Lombardo e Saverio Romano e alla DC e quindi all’indomani delle elezioni regionali e di quelle europee, i riferimenti alla Regione Siciliana per Forza Italia sono quindi cambiati: adesso dialoghiamo con il presidente della Regione Renato Schifani, il commissario regionale Marcello Caruso, l’on. Nicola D’Agostino, con l’assessore Edy Tamajo e soprattutto con il nostro segretario nazionale Antonio Tajani”.