PALERMO – Il mondo della scuola siciliana si mobilita contro il taglio degli istituti figlio della decisione adottata dal governo nazionale, che intende ridurre del 10% il numero delle autonomie scolastiche in Italia. Una tagliola che in Sicilia si tradurrebbe nell’addio a 105 istituzioni scolastiche autonome nei prossimi tre anni: si passerà dalle attuali 802 a 697 attraverso il sistema delle fusioni.
La Flc Cgil contro il dimensionamento scolastico
Contro il dimensionamento scolastico, che nella sola provincia di Catania dovrebbe causare un taglio di 18 istituti, si sta muovendo la Flc Cgil Sicilia, che ha lanciato una petizione online. Secondo il sindacato la decisione del governo “è dettata dalla volontà di risparmiare 88 milioni di euro per eliminare le reggenze dei dirigenti scolastici e dei direttori amministrativi”. La Flc Cgil, però, evidenzia che con questo piano “saranno inevitabilmente colpite le aree interne della Sicilia e le piccole comunità scolastiche, soprattutto quelle che si trovano in territori poco popolati e collegati come le zone montane e le piccole isole”. Tutto questo, secondo il sindacato, “non farà altro che peggiorare le condizioni del sistema d’istruzione della nostra regione, già fortemente penalizzato da percentuali allarmanti di povertà educativa e dispersione scolastica”. Da qui la decisione di mettere in piedi una petizione: “Dobbiamo convincere il governo nazionale a fare marcia indietro e il governo regionale a impugnare questo decreto legislativo, come hanno già fatto altre regioni d’Italia”, conclude il sindacato.
Incontro Anci-governo regionale
Sulla questione, nei giorni scorsi, si è mossa anche l’Anci Sicilia che con il suo presidente Paolo Amenta ha incontrato l’assessore regionale all’Istruzione Mimmo Turano. L’esponente del governo regionale ha spiegato: “Si tratta di un cammino condiviso per arrivare a una razionalizzazione più che ad un dimensionamento della rete scolastica. Una condivisione che tiene conto delle necessità e delle diversità dei territori, ma che ha anche criteri di scelta chiari, come quello di tutelare i comuni più piccoli e isolati”.
Ddl voto all’Ars sul dimensionamento scolastico
Sul dimensionamento scolastico alcuni passi sono stati fatti anche dall’Ars, che sotto la spinta della deputata Pd Valentina Chinnici ha approvato un ddl voto che prevede di rivedere i criteri indicati dal decreto interministeriale sul dimensionamento scolastico. Un disegno di legge che, se andrà in porto in Parlamento nazionale, potrebbe salvare un centinaio di istituti siciliani.