La Settimana delle Culture raddoppia - Live Sicilia

La Settimana delle Culture raddoppia

PALERMO. Nel 2017 la Settimana delle Culture “raddoppia”. Due settimane (dal 12 al 23 maggio), anziché una, per la manifestazione emblema del sincretismo culturale, religioso e artistico rappresentato dalla città di Palermo durante il periodo arabo-normanno. Un valore identitario che sarà racchiuso in un nuovo marchio, che stanno progettando gli studenti del Corso di Laurea in Disegno Industriale dell’Università di Palermo.

L’associazione, presieduta da Gabriella Renier Filippone, si è rivolta all’Ateneo – nella fattispecie al Laboratorio di comunicazione visiva, tenuto dal professor Dario Russo – per rinnovare la sua immagine, nel solco dello stile arabo-normanno. Stile frutto dell’ingegneria bizantina, dell’architettura latina e dell’arte decorativa islamica. Gli aspiranti designer destinati a questo progetto sono in totale sei, suddivisi in tre gruppi. Ognuno dei quali realizzerà gli artefatti comunicativi richiesti: al termine del Laboratorio, l’associazione sceglierà quello più consono alla sua mission. “Che altro non è – spiega Massimiliano Marafon Pecoraro, componente del comitato scientifico della Settimana delle Culture – che un momento d’incontro tra culture di tutte le razze, religioni e tradizioni artistiche”.

Nella prossima edizione della Settimana delle Culture (la sesta) sarà riservata particolare attenzione a luoghi poco conosciuti e fruibili della città, come il castello di Maredolce e i graffiti della Grotta dell’Addaura. Un format che punta a valorizzare Palermo nelle sue diverse espressioni culturali. Arte, teatro, musica, danza, letteratura, ma anche cibo di strada, giochi per bambini, visite guidate, sport, sono alcune delle attività che verranno organizzate con il patrocinio di Comune, Regione e Università. “Nell’ultima manifestazione – prosegue Marafon Pecoraro – abbiamo dato vita a più di 200 eventi, che hanno movimentato circa 800 performers. Nel 2017 replicheremo la collaborazione con i partner pubblici, che metteranno a disposizione gratuitamente le loro sedi istituzionali. Stavolta gli eventi verranno spalmati su due settimane e la manifestazione si concluderà in concomitanza con il 25esimo anniversario della strage di Capaci”.

“Più che un marchio in senso stretto – conclude il professore Russo – l’immagine della Settimana delle Culture deve riassumere le complessità e le contaminazioni assorbite negli anni dalla città di Palermo. Ecco perché, oltre a calibrare un segno formalmente impeccabile, gli studenti sono chiamati a ragionare sui simboli culturali, religiosi e artistici per sintetizzarli in un marchio altamente comunicativo”.

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