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La Sicilia terra trainante |del turismo botanico

Il centro florovivaistico Radicepura ha ospitato un convegno sulle tendenze in tema di giardino. Presenti esperti e ricercatori dall’Italia e dall’Europa.

il convegno
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GIARRE. Oltre duecento tra esperti, ricercatori e operatori provenienti da tutta Italia, ma anche dall’Europa, hanno preso parte alla tavola rotonda sul tema “4G model garden: which garden for the future? Quattro tipologie di giardino per le tendenze future”, organizzato dall’azienda Faro nel centro florovivaistico “Radicepura” di Giarre. Sostenibilità ambientale e risparmio energetico sono gli elementi a cui tende il giardino del futuro. “Il giardino – spiega Daniela Romano, docente dell’Università di Catania – è un modello che si modifica e oggi si deve adattare agli effetti dell’intenso sfruttamento delle risorse che stiamo perpetrando, andando nella direzione della sostenibilità, che comporta modalità nuove di progettazione e di scelta delle piante. Di conseguenza cambia anche il concetto di ornamentale – prosegue la docente – che non significa necessariamente vistoso. Ci si ispira sempre più alla natura, basti vedere l’uso dei wildflowers”.

La sostenibilità come imperativo anche nella progettazione urbanistica delle città. “Spesso – dichiara Graziella Zaini, direttore della rivista di settore Acer – siamo poco consapevoli dei benefici che un parco apporta al sistema urbano: attenua l’isola di calore, riduce l’inquinamento, aumenta l’ossigeno. Senza il verde, le nostre città sarebbero difficilmente sostenibili”.

Ma si è parlato anche di valorizzazione dei giardini in chiave di attrattiva turistica. Il direttore di Gardenia Rosa Clot ha citato gli esempi dell’isola di Tresco e di Wisley. “Dagli inglesi possiamo imparare – ha detto Rosa Clot – la capacità di gestire i giardini e di farne anche uno strumento per il turismo e per lo sviluppo”.

Uno scenario ancora lontano per l’Italia. “Ancora oggi troppo spesso – ha dichiarato Venerando Faro, fondatore dell’omonimo gruppo, leader mondiale per le piante mediterranee – la creazione di un giardino è lasciata all’improvvisazione. Momenti come questo sono quindi essenziali per promuovere una cultura del paesaggio improntata alla professionalità”. In quest’ottica Radicepura si propone come un laboratorio all’aperto in cui sperimentare le nuove specie ma anche come un centro culturale, un’alternativa valida per le famiglie alle visite domenicali ai centri commerciali anche grazie alle installazioni artistiche. “Puntiamo – ha spiegato Mario Faro – a incrementare il turismo botanico, suscitando l’interesse di tanti visitatori. La Sicilia può fare da traino per la cultura del giardino sostenibile per tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo”.

 

 

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