La Sicilia? Un "Bordello" | E Lombardo si arrabbia - Live Sicilia

La Sicilia? Un “Bordello” | E Lombardo si arrabbia

Guy De Maupassant, all'epoca del suo viaggio in Sicilia alla fine del XIX secolo, descriveva la nostra isola “unica al mondo, e unico è il fatto che da un'estremità all'altra, essa si può definire uno strano e divino museo di architettura”. Per difendere il Sud dalle calunnie,  tornerà buona la penna erudita dei letterati? Il fatto: The Economist, rinomato magazine britannico, propone di ridisegnare i confini dell'Europa e di separare il Sud e la Sicilia dall'Italia, associandoli alla Grecia, in uno Stato dal nome singolare: "Bordello”.
Polemiche sull\\\\\\\\\\\\\\\'Economist
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Guy De Maupassant, all’epoca del suo viaggio in Sicilia alla fine del XIX secolo, descriveva la nostra Isola “unica al mondo, e unico è il fatto che da un’estremità all’altra, essa si può definire uno strano e divino museo di architettura”. Per difendere il Sud dalle calunnie,  tornerà buona la penna erudita dei letterati? Il fatto: The Economist, rinomato magazine britannico, propone di ridisegnare i confini dell’Europa e di separare il Sud e la Sicilia dall’Italia, associandoli alla Grecia, in uno Stato dal nome singolare: “Bordello”. Il presidente della Regione Raffaele Lombardo commenta l’articolosul suo blog ,si indigna e scrive: “Sarà pure humor inglese ma assomiglia tanto ad un proclama violentemente antimeridionale l’articolo pubblicato da “The Economist”, in cui si propone di ridisegnare i confini dell’Europa e di separare il Sud dall’Italia, associandolo alla Grecia, in uno Stato denominato “Bordello”. Evidentemente il newsmagazine britannico, espressione tradizionale dei poteri forti di quella globalizzazione senz’anima che sta distruggendo l’economia mondiale assieme alle radici storico-culturali dei territori, non conosce la storia. Infatti il Sud, al tempo del Regno delle Due Sicilie, poteva vantare un sistema industriale in grado di competere con quelli di Inghilterra e Francia ed un’economia florida che fu depredata dopo l’Unità d’Italia”. Continua Lombardo: “La massoneria e la finanza inglesi non furono estranee, inoltre, alla spoliazione delle cospicue riserve auree del Banco di Sicilia e di quello di Napoli a favore delle esangui casse dei Savoia”.
Giusto, giustissimo. Ciò che desta qualche minima perplessità, però, sono le argomentazioni della difesa. L’arringa, infatti, si fonda soprattutto su radici storiche e va a scomodare nientemeno che i regnanti al tempo del Regno delle Due Sicilie. Bene, ma adesso? Non abbiamo proprio nulla di cui vantarci?


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