La “Staffetta partigiana” contro ogni forma di oppressione e violenza

La “Staffetta partigiana” contro ogni forma di oppressione e violenza

Secondo appuntamento a San Giuseppe Jato
L'INIZIATIVA
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Si è tenuto oggi pomeriggio, giovedì 27 marzo, nell’aula consiliare del Comune di San Giuseppe Jato, il secondo incontro della “Staffetta partigiana”. Tre le tappe simboliche che culmineranno nelle celebrazioni del 25 aprile e del 1° maggio.

L’evento ha preso il via a Corleone il 10 marzo, in memoria di Placido Rizzotto, sindacalista e partigiano, nel 77° anniversario della sua uccisione. Richiama le staffette antifasciste della Resistenza, impegnate nella lotta di liberazione. È promosso dall’Anpi, con la partecipazione di Cgil Palermo, Acli Palermo, Libera, Arci, Centro Pio La Torre, Acli Palermo, Camere del Lavoro locali e altre importanti realtà del territorio e con il patrocinio dei comuni di Corleone, San Giuseppe Jato e Piana dei Albanesi.

Oggi pomeriggio erano presenti monsignor Gualtiero Isacchi, arcivescovo di Monreale, e il sindaco di San Giuseppe Jato Giuseppe Siviglia.

“Abbiamo toccato un altro luogo simbolo della lotta per il riscatto del territorio da ogni forma di oppressione e violenza – spiega Francesco Todaro, presidente delle Acli Palermo –. L’incontro è servito per affermare che non ci può essere vera libertà e pace senza giustizia sociale. L’art. 3 della Costituzione sancisce l’impegno da parte della Repubblica a rimuovere ogni ostacolo di ordine economico e sociale che impedisce il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

“Perciò riteniamo che dinanzi all’emergenza lavoro, ad un lavoro che manca o è in nero – conclude Todaro – serve il massimo impegno affinché venga rimossa questa piaga sociale che impedisce di dare valore al lavoro libero e dignitoso”. Prossimo appuntamento il 5 aprile a Piana degli Albanesi.


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