La strage del Rapido 904 | Assolto Totò Riina - Live Sicilia

La strage del Rapido 904 | Assolto Totò Riina

Il boss  è stato assolto dall'accusa di essere il mandante della strage del Rapido 904 del 23 marzo 1984 che causò 16 morti.

FIRENZE – Toto Riina è stato assolto dall’accusa di essere il mandante della strage del Rapido 904 del 23 marzo 1984 che causò 16 morti. La sentenza è stata letta dal presidente della corte d’assise di Firenze Ettore Nicotra. Riina, che ha seguito il processo il collegamento video, aveva deciso di non assistere alla lettura della sentenza.

La richiesta dell’accusa

“Concludo chiedendo la pena massima dell’ergastolo” per Totò Riina. Sono le richieste del pm Angela Pietroiusti al processo per la strage del Rapido 904, in corso a Firenze. “Si chiede la condanna non perché non poteva non sapere – ha spiegato -, perché era a capo dell’ organizzazione, ma perché Riina esercitava questo potere. Solo con la sua autorizzazione è stato fornito l’esplosivo a Calò e solo lui poteva decidere la destinazione dell’esplosivo. Riina è il determinatore, lui dà questo contributo decisivo”.

Secondo il pm, Riina è il “principale artefice di questo fatto, lo ha determinato”, su questo “non c’è il minimo dubbio”. La condanna serve “a fare giustizia, per il rispetto delle vittime, anche se a distanza di tempo”. “Quello che ci dicono tutti i collaboratori – ha ricordato il pm – è che Riina aveva un potere assoluto, come è cristallizzato nelle sentenze, che già nel 1982 aveva posto a capo di tutti i mandamenti persone di sua fiducia, e nessuno si poteva opporre sennò veniva ucciso”. Il ‘legame’ fra Riina e Pippo Calò, già condannato per la strage, secondo il pm è dimostrato anche dalla trattativa di cui parlò Brusca, quando i boss chiesero “la concessione di benefici, gli arresti ospedalieri per alcuni mafiosi: fra questi è sempre presente Pippo Calò. A Pippo Calò viene riservato un trattamento di favore. Oltre a lui c’erano le persone di massima fiducia di Riina, come Bernardo Brusca”.


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