Il presidente dell’Ordine dei giornalisti nazionale, Enzo Iacopino, e il presidente dell’Ordine della Sicilia, Riccardo Arena, invitano i colleghi che si occupano dell’importantissima notizia del suicidio del poliziotto e del tentato omicidio del figlio, avvenuto oggi a Misilmeri (Palermo), a valutare con grande senso di responsabilità e nell’osservanza delle norme deontologiche la diffusione di particolari, immagini, nomi e altri dati personali di adulti, compreso soprattutto l’assassino, che potrebbero portare all’individuazione della piccola vittima. Il bambino infatti lotta ancora per sopravvivere e ha il diritto di non essere identificato, così come i giornalisti, finché vivrà, hanno il dovere di non renderlo identificabile. In ogni caso la notizia va trattata in modo da non coinvolgere altri minori, fra cui soprattutto la sorellina, vittima indiretta di questa ennesima tragedia.
Il presidente dell’Ordine dei giornalisti nazionale, Enzo Iacopino, e il presidente dell’Ordine della Sicilia, Riccardo Arena, invitano i colleghi "a valutare con grande senso di responsabilità e nell’osservanza delle norme deontologiche la diffusione di particolari, immagini, nomi e altri dati personali di adulti".
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