Manca Miccoli e si spegne la luce. Il Palermo perde a Cagliari 2-1 al termine di una partita spigolosa e mal giocata. L’assenza del capitano rosanero si è sentita tantissimo: i rosa infatti hanno giocato male, creando poca manovra e non sfruttando le poche occasioni avute. La verità che esce dal Sant’Elia è che a questa squadra serve davvero una bussola, un calciatore che possa trascinarla nei momenti delicati, e oggi a questa formazione mancava l’imprescindibile Fabrizio Miccoli.
Il Cagliari, invece, ha trovato un Pinilla rigenerato, sia fisicamente che mentalmente: il cileno segna, fa segnare e trascina la sua squadra ad una vittoria che con ogni probabilità la mette in salvo. Davvero esagerato l’atteggiamento del calciatore cileno che sembra avercela contro i suoi ex compagni forse per un trattamento poco benevolo nei suoi confronti. Pinilla non solo segna, ma esulta e fa festa sotto la curva, infischiandosene dei suoi vecchi tifosi che lo avevano sostenuto anche quando nel Palermo, toccava al massimo due palloni a partita. Questo è il calcio. L’unica nota positiva della serata arriva dal gol di Hernandez, anche se su rigore.
La cronaca. Mutti lascia in panchina Migliaccio e schiera Bertolo a centrocampo, con Ilicic e Zahavi alle spalle di Budan. Nel Cagliari, fari puntati sulla coppia Pinilla-Thiago Ribeiro. Dopo pochi minuti si fa mal Cossu ed entra Ibarbo. All’8’ già Pinilla, voglioso di rivincita, di testa impegna Viviano che si supera. Il Palermo al 15’ ha l’occasione per segnare: Ilicic ruba palla e da ottima posizione cerca l’angolino, Agazzi devia in angolo. Al 30’ altra palla gol per i rosa, punizione di Zahavi che impegna ancora una volta Agazzi. Il Palermo dà l’idea di essere compatto e determinato, nel Cagliari c’è un Pinilla che fa il diavolo a quattro e che si getta su ogni pallone. La gara è comunque equilibrata e godibile, anche se le due difese barcollano ed Ilicic è l’ombra di se stesso.
Ripresa; il Cagliari gioca tanto sugli esterni e sfrutta anche l’esagerata voglia di rivincita di Pinilla. Poca verve in avanti, con Budan poco servito e i due trequartisti rosanero che giocano poco palla. Al 55’ disattenzione rosanero: Ibarbo scatta e serve in mezzo Pinilla che mette dentro la palla dell’1-0, il cileno esulta e non si capisce quale negativo trattamento ha avuto al Palermo calcio. Mutti cambia, dentro Hernandez e Migliaccio, fuori Bertolo e Zahavi. I rosa senza Miccoli non hanno genialità, sono poveri di idee e faticano nel carburare, il Cagliari non fa tantissimo, ma gioca palla a terra e mette spesso in difficoltà gli esterni palermitani. Esce intanto anche Budan ed entra Vazquez. Al 78’ clamorosa occasione per Hernandez che di testa, da solo, si fa intuire la conclusione da Agazzi. Dopo due minuti, il Cagliari raddoppia: Pinilla su punizione trova la deviazione di Viviano e Dessena mette dentro sul tap-in. Il Palermo rientra in gioco dopo un minuto, rigore per fallo di mano di Perico. Hernandez dal dischetto e palla in rete. 2-1. Nei minuti finali non succede più nulla, il Cagliari vince e Pinilla si dimentica del calore e del supporto dei suoi vecchi tifosi, esultandogli contro dopo nemmeno tre settimane d’addio.