CATANIA – “La visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Militello Val di Catania non è un evento solo per la nostra comunità ma per tutta la Sicilia e per tutti quei comuni medio piccoli che costituiscono un patrimonio prezioso per l’Italia”.
A scriverlo è Giovanni Burtone, primo cittadino del comune del Calatino e parlamentare regionale del Partito democratico. Ma anche esponente di quella Dc che guardava a sinistra e che aveva in Rino NIcolosi (a cui ha dedicato di recente una monografia) e nei fratelli Mattarella i punti di riferimento siciliani.
La visita del Capo dello Stato avviene “il giorno dopo la tragica ricorrenza della barbara uccisione per mano della mafia di Piersanti Mattarella, figura straordinaria di una Sicilia che voleva cambiare”.
Burtone si fa interprete dei sentimenti delle piccole comunità locali siciliane. “Lo accoglieremo – scrive ancora – con il bagaglio di attese, speranze, difficoltà, paure che solo chi vive in quella cosiddetta Italia ‘minore’ può comprendere”.
“Le nostre comunità – aggiunge – soffrono il ridimensionamento dei servizi che riguardano la sanità, la scuola, i trasporti.Spesso vedono i propri figli partire per studiare, lavorare, affermarsi in luoghi lontani, ritornare nelle feste comandate e avere un cuore sanguinante perché le radici sono forti e fa male andare via”.
“L’inverno demografico si sta trasformando in glaciazione e non è solo con la monetizzazione che si può affrontare. Serve una visione, serve convogliare nuove energie per tornare a dare speranza a questi luoghi”, afferma.
“Ecco perché – sottolinea Burtone – la visita della massima carica della nostra Repubblica (qui link al programma della giornata), del garante della Costituzione e di quei diritti fondamentali che sono codificati nella prima parte della Carta, assume carattere di evento straordinario”.