Zona arancione e scuole chiuse non bastano: assembramenti a San Leone - Live Sicilia

Zona arancione e scuole chiuse non bastano: assembramenti a San Leone

Il sindaco è sceso in strada insieme agli agenti per redarguire decine di giovani
NELL'AGRIGENTINO
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AGRIGENTO – L’istituzione della zona arancione, l’ordinanza anti-assembramento firmata dal sindaco e la chiusura delle scuole di ogni grado non sembrano aver scongiurato quello che inizialmente si temeva. Ed è così che proprio le zone “interdette” sono state prese d’assalto da giovani e meno giovani che si sono riversati nelle piazze del quartiere balneare di San Leone – formando maxi assembramenti – a tal punto da “costringere” il sindaco Franco Miccichè a scendere in strada e redarguire personalmente gli avventori. In breve tempo le immagini che immortalano riunioni e assembramenti hanno fatto il giro del web diventando virali sui social e provocando l’indignazione dei cittadini. Dopo diverse segnalazioni è intervenuto addirittura il sindaco Franco Miccichè che, insieme ad una squadra di Vigili Urbani, si è recato personalmente a piazzale Giglia rimproverando e invitando le persone a tornare a casa.

Tutto questo è avvenuto peraltro nel giorno in cui ad Agrigento si registrano una nuova vittima e un preoccupante aumento dei nuovi casi di Covid-19 che fanno della Città dei Templi il comune con più contagi dell’intera provincia. Per tentare di dare un freno all’escalation di nuovi casi il sindaco aveva firmato poco prima un’ordinanza anti-assembramento con cui venivano “interdette” le zone calde della città, seguito dal provvedimento di chiusura delle scuole materne e degli asili nido fino al 16 gennaio. Decisioni che, purtroppo, non sembrano aver scoraggiato le persone che ieri sera si sono riversate lungo il litorale di San Leone.


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