Otto anni di reclusione: è la richiesta avanzata alla Corte d’appello di Palermo per l’ex assessore e vice presidente della Regione Bartolo Pellegrino, dal procuratore generale Andrea Tarondo. Pellegrino, in primo grado, è stato assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. I giudici del tribunale di Trapani hanno invece dichiarato prescritto il secondo capo d’imputazione: la corruzione. Secondo l’accusa, l’ex assessore avrebbe fornito garanzie per una speculazione edilizia su cui aveva interesse il capomafia di Trapani, Francesco Pace. Il pg ha chiesto la conferma della condanna per gli altri imputati. Il Tribunale di Trapani aveva inflitto cinque anni ciascuno per corruzione al presunto mafioso, Francesco Pace, e all’ingegner Leonardo Barbara. La richiesta di condanna ad 8 anni di reclusione, avanzata dal pg nei confronti di Pellegrino, riguarda il reato di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione aggravata (per aver favorito Cosa Nostra). Per Pace e Barbara, l’accusa ha invece sollecitato la conferma della condanna di primo grado: 5 anni ciascuno per corruzione aggravata.
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