PALERMO– Il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e l’assessore al personale Dario Falzone, insieme al direttore generale Ceglia e agli uffici dell’assessorato al Personale, questa mattina hanno incontrato i sindacati per illustrare le politiche del Personale adottate dall’Amministrazione.
“Obiettivo full-time”
“Dopo aver portato a termine la manovra di aumento a 30 ore di tutto il personale part-time con un investimento di oltre 9 milioni – dichiarano il sindaco e l’assessore – l’obiettivo del Comune è il raggiungimento del full-time per 1.104 unità ex categoria B e 299 ex categoria A, anticipando il termine conclusivo all’anno 2026. L’incontro con i rappresentanti sindacali è stato anche l’occasione per annunciare l’aumento, nelle prossime settimane, a 7 euro dei buoni pasto per tutte le unità di personale in servizio a tempo pieno (circa 3 mila unità)”.
“Si tratta di numeri che spiegano gli sforzi che ha fatto e continuerà a mettere in campo questa Amministrazione sul personale, a cominciare dallo sblocco del turnover. L’auspicio è che questi sforzi vengano seguiti da un impegno comune da parte di tutti a remare verso la stessa direzione nell’ottica di un maggiore efficientamento dei servizi per il bene della città e dei cittadini”.
Scaglione (Cisal): “Valorizzare il personale”
“L’amministrazione comunale di Palermo, nel corso dell’incontro con le organizzazioni sindacali, ha annunciato che manterrà l’impegno ad aumentare le ore dei part-time di categoria A e B, due nel 2025 e 4 a giugno del 2026. Inoltre i buoni pasto saranno portati a 7 euro entro l’anno, un modo concreto per restituire potere d’acquisto alle lavoratrici e ai lavoratori”. Lo dice Nicolò Scaglione del sindacato Csa-Cisal.
“Siamo contenti che l’amministrazione stia rispettando gli impegni presi – continua Scaglione – dando risposte che i lavoratori attendono da troppo tempo. Abbiamo inoltre chiesto misure concrete per la valorizzazione del personale e la sua riqualificazione con l’attuazione delle progressioni verticali, oltre a quelle in deroga; un passaggio essenziale per dare le giuste risposte ai dipendenti. È inoltre necessaria una riorganizzazione della macchina burocratica che non gravi ulteriormente sui lavoratori. L’amministrazione ha accolto anche il nostro invito a rilanciare la formazione e l’innovazione digitale, indispensabili per una pubblica amministrazione moderna ed efficiente”.
La nota della Fp Cgil
“La Fp Cgil, che ha incontrato il sindaco, il direttore generale, il direttore generale vicario, l’assessore al Personale e la dirigente delle Risorse umane – si legge in una nota -, esprime ‘insoddisfazione’ per le risposte ricevute rispetto alle rivendicazioni del sindacato contenute nella piattaforma per il personale, carenti anche sul piano delle risorse assegnate. Le uniche note della trattativa in corso che la Fp Cgil giudica positive: l’aver accolto l’aumento a 7 euro del buono pasto, l’apertura a una discussione sulla regolamentazione del lavoro a distanza e per l’adeguamento in categoria D di educatrici e insegnanti. ‘Per tutto il resto, siamo ancora in alto mare – dichiara la Fp Cgil Palermo con i suoi rappresentanti territoriali Saverio Cipriano, Luigi D’Antona e Marina Pagano e i componenti Rsu Luciano Ficile, Emanuele Muratore, Antonella Minasola, Marco Leo, Michele Manca, Gianfabio Monacó, Antonio Di Carlo – Non abbiamo ricevuto nessuna risposta sull’incremento orario per le categorie A e B, tranne la promessa di anticipare il full time di sei mesi, ovvero 2 ore nel 2025 e 4 ore nel giugno 2026. Nessuna risposta sulla ricostituzione del profilo di coordinatore assistente sociale, nessuna risposta di adeguamento a 30 ore per i restanti Lsu, nessuna progressione verticale ordinaria’”.