PALERMO – Un enorme hotel a tre stelle che sorge all’interno del bosco comunale di Castelbuono in contrada Piano Castagna, nel cuore delle Madonie. Una struttura ricettiva sui cinque piani con 52 camere e tre suite per un totale di 115 posti letto, dotato inoltre di discoteca, piscina e centro fitness. Insomma, il “Milocca” è un gioiello all’interno di un bosco incontaminato che avrebbe tutte le carte in regola per essere la meta preferita di turisti e visitatori ma che oggi, a chi ne varca l’ingresso, si presenta in tutt’altro modo.
Fatiscente, con i sanitari rotti o rubati, le porte sfondate, l’immondizia che ricopre il pavimento, i mobili a soqquadro e le sedie rivoltate, i divani rotti, i quadri elettrici manomessi e perfino un televisore vecchio modello che giace riverso per terra. E’ questo lo spettacolo che si presenta agli occhi di chiunque decida di visitare una struttura praticamente abbandonata e oggetto di razzie e atti vandalici che hanno trasformato quello che poteva essere un hotel modello in un monumento allo spreco e all’incuria.
Il tutto documentato dalle fotografie scattate dal capogruppo del Pd alla Provincia di Palermo, Gaetano Lapunzina. Già, perché l’hotel è di proprietà di Palazzo Comitini: inizialmente della Regione, nel 1992 è poi passato all’ente di via Maqueda e per 26 anni è stato gestito da una cooperativa di Castelbuono che ricevette anche finanziamenti per 1,7 miliardi di lire per la sua ristrutturazione. Peccato, però, che la cooperativa non abbia mai pagato il canone di affitto: oltre un milione di euro che il tribunale di Termini Imerese ha riconosciuto alla Provincia, che adesso dovrebbe rientrare della cifra e che nel marzo del 2012 è rientrata in possesso dell’immobile. La storia recente, però, è nota: prima un tentato furto lo scorso febbraio, poi un’effrazione in aprile. E nel frattempo tutto è piombato in uno stato di degrado che ha spinto Lapunzina, lo scorso luglio, a presentare un esposto alla Corte dei Conti.
“Il registro presenze indica che l’albergo è chiuso dal 25 aprile del 2011 – dice il consigliere Pd – secondo quanto dichiarato dal presidente Giovanni Avanti si sarebbe dovuto trasformare in un’accademia della cucina, e invece oggi, più propriamente, è un’accademia delle arti vandaliche”. E il riferimento è al progetto annunciato da Avanti nel novembre scorso: realizzare nell’albergo un’accademia della cucina, coinvolgendo i Fiasconaro e altre ditte del settore, con tanto di cucine e laboratori. Peccato, però, che il progetto sia rimasto solo una buona intenzione.
“Già a febbraio, quando è stato sventato un tentativo di furto – replica la Provincia – l’amministrazione ha provveduto a trasferire altrove gli oggetti di maggior pregio e di maggior valore. In un incontro tenutosi a febbraio con il comune di Castelbuono si era concordato l’avvio di un servizio di custodia, che però non è stato realizzato. Per questo si pensa all’installazione di un sistema di videosorveglianza. In corso, inoltre, è l’azione per il recupero dei canoni di affitto mai corrisposti”.