Lampedusa, trasferiti 439 migranti: oltre mille nell'hotspot

Lampedusa, trasferiti 439 migranti: oltre mille nell’hotspot

Il sindaco di Porto Empedocle: "Impatto negativo sul turismo"

AGRIGENTO – Sono 1.051 i migranti, fra cui 280 minori non accompagnati, ospiti dell’hotspot di Lampedusa da dove, con il traghetto Galaxy che giungerà in serata a Porto Empedocle, sono stati trasferiti in 439.

La polizia, in questi minuti, sta scortando al porto altri 170 migranti che verranno imbarcati sulla nave Pantelleria che farà rotta verso Messina.

In serata saranno invece 100 le persone che si lasceranno alle spalle la struttura di primissima accoglienza delle Pelagie e verranno imbarcate sul traghetto di linea Cossyra che all’alba di domani giungerà a Porto Empedocle.

Nave Ong Sea Watch fermata per 20 giorni

Intanto, la nave Aurora della ong Sea Watch, che nei giorni scorsi anziché dirigersi a Trapani che era stato indicato come porto sicuro ha attraccato a Lampedusa dove ha fatto sbarcare 72 migranti, è stata sottoposta a fermo amministrativo per 20 giorni.

Fino a tarda sera, ieri, dopo l’ispezione, la guardia costiera ha esaminato tutti i documenti di bordo ed ha verificato gli strumenti tecnici. I poliziotti della squadra mobile e quelli della Digos della questura di Agrigento hanno invece ascoltato i migranti che sono stati soccorsi e sbarcati sabato. La Sea Watch aveva detto che “non aveva altra scelta”.

Il sindaco di Porto Empedocle: “Impatto negativo sul turismo”

“Il flusso di migranti da Lampedusa verso Porto Empedocle, in questi giorni, è stato abnorme rispetto al passato. Vorremmo una concertazione e una rivisitazione del piano d’accoglienza che metta le città e i territori che accolgono in prima battuta i migranti, nelle condizioni di gestirli nel miglior modo possibile”. Lo ha detto il sindaco di Porto Empedocle (Agrigento), Calogero Martello, che “plaude alle forze dell’ordine e alla Prefettura impegnati nell’accoglienza”.

A Porto Empedocle, da diverse settimane, è stata creata, nella parte finale del porto, un’area sbarchi e pre-identificazione. “L’impatto che si sta avendo su Porto Empedocle è negativo perché noi stiamo cercando, vorremmo ritagliarci il ruolo di città turistica ed è chiaro che il flusso di migranti, oggi, in questa situazione, rende difficile questo percorso”, ha aggiunto Martello.

“Con l’aiuto delle autorità stiamo cercando di ridurre comunque al minimo l’impatto e forze dell’ordine e Prefettura sono riuscite a fare in modo che non si creassero disagi per i cittadini. Il problema va affrontato però – ha concluso il sindaco – nelle sedi opportune per cercare di risolvere, una volta e per tutte, questo fenomeno”.

Il prefetto: “Hotspot di Porto Empedocle sarà un centro partenze”

“Le preoccupazioni della comunità empedoclina, così come quella lampedusana, sono comprensibili. Gli sforzi del ministero dell’Interno e della Prefettura stanno facendo in modo di allontanare il più possibile, nell’ambito dell’area portuale, il centro sbarchi. Dall’attuale posizione verrà tutto spostato in contrada Caos, ben oltre il PalaMoncada. E’ stata scelta una posizione strategica che pur essendo in area portuale, che è inevitabile trattandosi di sbarchi in quel porto, quella prescelta è la parte più lontana”. Lo ha detto il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, che sta cercando di fare chiarezza su quali sono gli obiettivi del Viminale.

“Realizzeremo un hotspot, un centro di identificazione e instradamento nei pullman e partenza, fatto con decenza – ha spiegato Romano che ha fatto l’ennesimo sopralluogo nell’area sbarchi – . In questo momento piove e piove anche sulle tende che stanno coprendo, alla meno peggio, non soltanto i migranti, ma anche gli operatori della polizia che li gestiscono. L’hotspot sarà un centro partenze e va nella direzione più utile alla comunità di Porto Empedocle perché si eviterà una permanenza eccessiva di migranti in città. Non è un centro di permanenza, né di accoglienza. Ma sarà una struttura di soccorso per dare un vestito asciutto e delle ciabatte a chi non ce li ha e delle primissime cure. Tutte attività che si svolgono in pochissime ore, se non sono stati pre-identificati, identificarli e subito metterli sui pullman”.

“L’area avrà una strada chiusa da recinti: i pullman entreranno da una parte, caricheranno i migranti e usciranno dall’altra da dove inizierà il loro viaggio verso destinazioni lontane da Porto Empedocle” – ha concluso il prefetto mentre è iniziata, così come avviene ogni 36-48 ore, la sanificazione della tensostruttura e di tutta l’area sbarchi”, ha concluso .


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