L'analisi di Greenpeace a Palermo |Inquinamento davanti alle scuole - Live Sicilia

L’analisi di Greenpeace a Palermo |Inquinamento davanti alle scuole

Dati allarmanti per le aree antistanti il 90 per cento delle scuole. La mappa dello smog

PALERMO – Lotta all’inquinamento da motori diesel e salvaguardia della salute dei bambini ha portato Greenpeace, dopo misurazioni attente, a lanciare l’allarme: a Palermo, per quanto riguarda scuole primarie e dell’infanzia, davanti a nove istituti su dieci le concentrazioni di biossido di azoto sono spesso ampiamente al di sopra del valore individuato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la protezione della salute umana. I bambini palermitani quindi sarebbero esposti a una concentrazione troppo alta di agenti inquinati e cancerogeni i cui effetti potrebbero colpire le vie respiratorie, sistema sanguigno e funzioni cardiache.

I rilevamenti sono stati condotti dall’organizzazione ambientalista a dicembre e gennaio scorso tra le 7,30 e le 8,30 del mattino, proprio quando i ragazzini entrano a scuola. Trentanove misurazioni su quaranta hanno mostrato livelli di biossido di azoto superiori ai 40 microgrammi per metro cubo, il valore massimo stabilito. L’aria peggiore la respirano i piccoli alunni della scuola materna “Matite e Caramelle” di via Di Blasi con un valore di picco di 127 microgrammi per metro cubo, segue l’istituto Rapisardi – Garibaldi di via Caltanissetta e al terzo posto troviamo la scuola elementare Maneri – Ingrassia di viale dei Picciotti. Possono stare tranquilli invece genitori e alunni della scuola primaria Trieste di via Sampolo, lì la concentrazione di gas inquinanti non raggiunge il livello massimo.

“La situazione riscontrata nelle scuole di Palermo, all’orario della prima campana, conferma un quadro che appariva già evidente: da nord a sud, le città italiane sono assediate dai veleni dei diesel. E i bambini, che sono i più colpiti dagli effetti patogeni di queste sostanze, sono tutto fuorché al riparo – dichiara Andrea Boraschi, responsabile della Campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia -. Quanto evidenziato da Greenpeace, peraltro in linea con i valori delle reti di monitoraggio ufficiali, segnala non solo un grave problema di qualità dell’aria, quanto un’emergenza sanitaria diffusa che esige soluzioni urgenti. Le città con le quali ci stiamo confrontando hanno sfide enormi, davanti a loro, che richiedono coraggio e che non possono più essere rinviate – ha aggiunto Boraschi – Al momento però nessuna tra queste sembra orientata a fare quanto stanno facendo altre città europee: dare una data di “scadenza” ai diesel”.

Per il gruppo consiliare dell’ex assessore alla Mobilità Giusto Catania, Sinistra comune, “è necessario ridurre drasticamente il traffico veicolare a Palermo, per risolvere il problema dell’inquinamento dell’aria. Il fenomeno comincia ad avere proporzioni preoccupanti, soprattutto perché colpisce i bambini. Questi dati ci dicono che bisogna proseguire il percorso intrapreso anni fa: le misure anti smog, come l’ampliamento degli spazi pedonali e la limitazione del traffico veicolare, devono essere potenziate”. Del tutto opposto il parere del consigliere pentastellato Igor Gelarda“Bisogna prendere coscienza del fallimento della Ztl per quanto concerne l’impatto ambientale, e anche del fatto che il tram incide poco sulla qualità della vita e dell’aria dei palermitani. E poi bisogna pensare, e subito, ad un vero piano del traffico e ripensare completamente la viabilità della città, è l’unico investimento possibile che possiamo fare sul nostro futuro, e quello dei nostri figli. Quindi invitiamo assessori ed il sindaco, e ci mettiamo anche noi a disposizione per questo nobile obiettivo, a sedersi attorno ad un tavolo a telecamere spente e cominciare a lavorare su traffico e qualità dell’aria”.

Non è sorpreso dei dati il vicesindaco Sergio Marino: “Eravamo già a conoscenza dello studio e dei rilevamenti di Greenpeace. Visti i dati allarmanti, condividiamo anche noi senza esitazioni la lotta ai diesel – sottolinea Marino -. Proprio per questo nei prossimi giorni insieme al sindaco riuniremo un tavolo tecnico con gli operatori dell’associazione e dell’Arpa per valutare i dati e capire quali soluzioni adottare nell’immediato. E’ ovvio però che bisognerà scontrarsi con le abitudini e le necessità dei cittadini. Noi certamente interverremo come possibile, non è semplice precludere in maniera drastica il traffico davanti alle scuole, ma confidiamo anche nell’attenzione dei genitori”.


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