L'Anapi chiede il lutto cittadino| in gravi condizioni bimba e madre - Live Sicilia

L’Anapi chiede il lutto cittadino| in gravi condizioni bimba e madre

L'associazione degli imprenditori della pesca chiede una giornata di lutto dopo la morte di Antonio D'Acquisto, pescatore di 41 anni. Ricoverata al Civico anche la moglie. Restano critiche le condizioni della bambina.

L'incidente di Santa flavia
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PORTICELLO (PALERMO) – “E’ la perdita di un padre di famiglia e grande lavoratore. Chiediamo al sindaco Salvatore Sanfilippo che venga proclamato il lutto cittadino in seguito al tragico incidente che ha coinvolto la famiglia di un nostro amato e stimato pescatore, perdendo la vita”. La richiesta, dopo lo scontro frontale in via Nazionale che ha ucciso Antonio D’Acquisto, 41enne di Porticello, è di Francesco Zizzo, dell’Anapi Pesca Sicilia:

“La nostra associazione – continua – chiede di ufficializzare, per il giorno del funerale, una giornata di lutto in memoria di Antonio, esempio di lavoratore instancabile ed ottimo padre di famiglia. La marineria si stringe attorno ai familiari e alla moglie”.

Quest’ultima, sembrava non avesse riportato conseguenze in seguito all’impatto con la Fiat Panda con la quale si è schiantata la Volkswagen Polo del marito, ma ieri la donna avrebbe accusato pesanti malesseri che hanno reso necessario il ricovero anche per lei. All’ospedale Civico di Palermo, in Seconda rianimazione, infatti, si trova già la figlia maggiore della coppia, di dieci anni: viene tenuta sotto stretta osservazione per un trauma cranico, trauma toracico e fratture in diverse parti del corpo.

L’impatto tra i due mezzi, avvenuto la sera del giorno di Pasqua è stato violentissimo: nei pressi dell’hotel Zagarella uno dei due mezzi ha invaso la carreggiata opposta provocando lo scontro frontale. D’Acquisto lavorava a bordo dei epscherecci della amrineria locale, nel paese lo conoscevano tutti: la comunità continua a pregare per la piccola. Sotto osservazione anche i due ragazzi che viaggiavano a bordo della Fiat Panda, originari di Mongerbino e Bagheria. Anche loro sono rimasti gravemente feriti.


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