PALERMO – I sindaci siciliani hanno incontrato questa mattina Rosario Crocetta. Il governatore ha ascoltato le richieste degli amministratori. E si è impegnato a rimpinguare il capitolo di bilancio destinato ai Comuni. “Il presidente della Regione – si legge in una nota dell’Anci – si è scusato formalmente per non essere stato presente in occasione della manifestazione del 26 settembre scorso. Durante l’affollatissima assemblea, cui hanno preso parte amministratori provenienti da tutta la Sicilia, il Governatore ha accettato le proposte dell’AnciSicilia ed ha pubblicamente sottoscritto il documento approvato dall’Ufficio di Presidenza dell’Associazione.
In particolare, il governo regionale si è impegnato, – si legge sempre nella nota – in sede di variazione di bilancio,a destinare 25 milioni di euro ai piccoli comuni cui andranno aggiunti altri 22 milioni di euro (a valere sui 180 milioni per spese di investimento) da destinare al pagamento delle rate-mutui. Si è deciso inoltre, di trasferire ai comuni sopra i 30 mila abitanti i 40 milioni dei fondi PAC ( Piani di Azione e Coesione), di prevedere delle risorse per i comuni in stato di pre-dissesto e di sostenere una modifica delle riserve sul fondo che consenta di liberare ulteriori risorse per la parte corrente.
“L’intesa raggiunta con il governo – spiegano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente vice presidente vicario e segretario generale dell’AnciSicilia – rappresenta un punto di partenza che consentirà per quest’anno ai comuni di chiudere i loro bilanci. Ci aspettiamo adesso non soltanto che il governo rispetti integralmente tale accordo, ma che dia anche certezze sui tempi di erogazione dei trasferimenti. Siamo anche certi che i gruppi parlamentari, a cominciare da quello del Pd, consentiranno che questo accordo sia confermato, se non addirittura migliorato, in Aula. Ci auguriamo, infine, che da oggi possa iniziare una nuova fase nelle relazioni istituzionali tra governo ed enti locali, che consenta di affrontare le tante emergenze ancora irrisolte (tra cui Ato rifiuti e precari) e che possa permettere, al tempo stesso, di individuare soluzioni condivise sull’istituzione delle città metropolitane e dei liberi consorzi di comuni.
A seguito dell’intesa raggiunta questa mattina, si è anche stabilito di costituire un’unità di crisi tra governo ed enti locali che possa divenire la sede di confronto per esaminare e risolvere le tante questioni ancora da definire.