PALERMO – Una realtà ambiziosa che sogna il grande basket. Un club che si muove lungo il solco di una programmazione che non lascia nulla al caso. Una piccola oasi nel deserto di una realtà cittadina che, se si esclude il calcio, concede ben poco agli appassionati di sport. L’Aquila Basket Palermo vive un momento magico, contraddistinto da tre vittorie consecutive che hanno portato la squadra di Marletta ad un soffio dalla vetta della classifica. Intervistato da LiveSicilia Sport, il numero uno del sodalizio palermitano Salvo Rappa non si nasconde: il sogno nel cassetto è la promozione in A2.
Presidente, un inizio di campionato contraddistinto da tre successi su quattro gare. Come partenza non c’è male.
“Direi di sì, dispiace solo per la prima persa a Bisceglie. Purtroppo sapevamo che, a seguito degli infortuni, quella sarebbe stata una partita difficile. Non giocavamo ancora da squadra e l’abbiamo pagata cara. Per fortuna abbiamo ripreso la marcia”.
La considerazione diffusa, tra gli addetti ai lavori, è che Palermo disponga di un roster di qualità per puntare in alto. La domanda è inevitabile: qual è l’obiettivo stagionale?
“Pur senza voler mettere pressione al gruppo, che già di suo ne sente tanta addosso, questa estate con il general manager Francesco Lima abbiamo voluto dare un segnale importante. Palermo è la più grande tra le città d’Italia che, quest’anno, disputano la serie B. Ci siamo chiesti se eravamo sazi o se volevamo osare ancora. L’Aquila nei precedenti campionati aveva perso solo sei partite in due anni. Guardandoci negli occhi non ci siamo sentiti di fare un campionato di assestamento. Quindi abbiamo scelto gente pronta per la categoria, determinata e professionale e, soprattutto, motivata. Con questa premessa si è deciso di puntare al salto di categoria: ad ogni modo, anche se non riusciremo a raggiungere l’obiettivo dell’A2 non faremo drammi”.
In estate l’inizio di un nuovo corso con l’arrivo di Paolo Marletta. Quali novità ha portato il nuovo coach?
“L’arrivo di Paolo Marletta è scaturito dalla scelta di avere un head coach esperto di categoria, ma anche disponibile a lavorare a pieno servizio per la società. Non per nulla gli è stato affidato il ruolo di responsabile tecnico di tutte le nostre squadre. La nostra idea era quella di consentire al coach di supervisionare anche i gruppi giovanili. In tal senso, dalla prossima settimana Paolo Marletta svolgerà con i ragazzi della Under 19 un allenamento settimanale, oltre a quelli già diretti da coach Piero Aiello, che ovviamente sarà al suo fianco. A seguire anche gli altri gruppi giovanili avranno identico trattamento”.
Domenica la trasferta sul parquet della Duesse Martina Franca. Che gara si aspetta?
“In queste prime quattro partite di serie B ho potuto vedere che non ci sono avversari semplici da affrontare. Tutte le squadre partecipanti sono attrezzate, almeno per il quintetto titolare, a disputare campionati da protagoniste. Forse solo un paio di compagini hanno fatto scelte diverse, ma Martina Franca non è tra queste. L’avversario di turno ha lo stesso nostro punteggio ed è formata da giovani di qualità; avendo il fattore campo a proprio favore, parte con i favori del pronostico. Per quanto riguarda la nostra squadra, dico solo che mi fido dei miei uomini”.
Qual è stata, sin qui, la risposta del pubblico palermitano?
“Ottima. Il dato più importante è che riempiamo il palazzetto, inoltre i nostri media e le nostre pagine social ricevono visite con costanza. L’aspetto che maggiormente ci gratifica è vedere tanta gente nuova che si avvicina alla nostra realtà. E’ il segnale che ci dice che il movimento sta crescendo. Noi cerchiamo solo di ricambiare la loro curiosità e la loro crescente passione. Per il resto, penserà la squadra ad accrescere la passione di chi ci segue”.
Alla vigilia del campionato, ha fatto discutere la querelle con il Comune sul Palamangano. Qual è la vostra versione?
“Ha fatto discutere tutti, tranne le due dirette interessate. Società ed ente proprietario dell’impianto. Insisto nel dire – e sfido chiunque a smentirmi – che abbiamo formulato una proposta, peraltro protocollata all’ufficio Sport e successivamente corretta secondo le indicazioni ricevute, che ad oggi non ha ricevuto risposta ufficiale. Questi sono i fatti. Dopo che l’assessore Lapiana ha dichiarato che non ci sono più stati contatti ufficiali e che il Comune è in attesa di un’offerta formale presentata dalla nostra società, proveremo a formulare una nuova proposta, anche se non capisco per quale motivo non sia stata presa in considerazione la precedente. Spero solo che l’ambito in cui verrà discussa sia sportivo e non politico. Prendiamo atto che lo snodo è la condivisione con le altre società sportive e non il necessario ricorso all’evidenza pubblica come sostenuto sin quando siamo riusciti ad avere udienza presso Palazzo delle Aquile”.
Ad ogni modo, la proposta di ridare lustro a una struttura comunale ponendo sul tavolo 120 mila euro induce ad ipotizzare che la Nuova Aquila abbia come intenzione quella di calcare man mano palcoscenici sempre più prestigiosi.
“Prescindendo dalle categorie in cui avremo modo di militare, poter contare su una struttura dove allenarci, garantendo le condizioni di sicurezza ed incolumità ai nostri atleti, è il nostro obiettivo primario. Per il resto, credo che le nostre intenzioni si palesano nella passione che mettiamo nel fare le cose”.