L'Ars in stato vegetativo - Live Sicilia

L’Ars in stato vegetativo

Cracolici: "Meglio tornare a votare"
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E ventidue. La Commissione Bilancio dell’Ars salta ancora. Da ventidue giorni dovrebbe esaminare l’assestamento di bilancio, il rendiconto e soprattutto il Dpef. Ma non ci riesce. Manca il numero legale. Ed è mancato anche oggi, di mattina e di nuovo nel pomeriggio. I “lealisti” del Pdl non si presentano, manca pure qualcuno del Pd e tutto va a rotoli. “Meglio andare tutti a casa e voltare pagina”, commenta il capogruppo democratico Antonello Cracolici (nella foto). “La maggioranza non c’è più. Meglio tornare a votare”, commenta Giuseppe Lupo del Pd, membro della commissione. E in effetti, dopo la seduta di ieri pomeriggio, parlare di maggioranza di governo all’Ars appare una forzatura. L’attacco più violento a Lombardo sul nubifragio di Messina è arrivato proprio dal capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini, che a Sala d’Ercole viene ormai apostrofato come il capo dell’opposizione. Intanto, dentro il partito di Berlusconi, o quel che ne rimane, continua la guerra. Quindici deputati fedeli al Presidente del Senato chiedono a Gianfranco Miccichè di lasciare il partito. “Sanno solo fare ‘panza e presenza’ e sottoscrivere buffonate, per servire i padroni di corte”, ha commentato oggi l’interessato. L’ala finiana e Dore Misuraca subito hanno fatto quadrato attorno al sottosegretario. Lo scontro, insomma, è ormai totale.

Ne fa le spese la Sicilia. Il Dpef resta incagliato nelle secche della commissione Bilancio e tempo prezioso sfuma. L’anno scorso finì con la bellezza di quattro mesi di esercizio provvisorio. Quest’anno c’è poco ottimismo all’Ars. Un deputato navigato vicino a Lombardo ieri nei corridoi di Palazzo dei Normanni allargava le braccia: “Nessuno sa come andrà a finire. E poi nel Pdl decideranno tutto a Roma. Ma adesso Berlusconi ha altro a cui pensare”.

La commissione è stata convocata per martedì prossimo. Oggi il presidente Riccardo Savona aveva parlato di “assenze politiche”, dovute allo scontro interno alla maggioranza di governo, auspicando un “chiarimento”. Ma Raffaele Lombardo, parlando coi giornalisti all’Ars ieri sera, ha buttato lì una battuta delle sue: “La commissione? Tanto vale convocarla direttamente dopo il 25 ottobre”. Che è il giorno delle primarie del Pd. A cui in tanti guardano per capire le possibili evoluzioni del quadro politico. C’è chi spera che dall’esito della contesa tra i democratici emerga una via d’uscita in grado di sbloccare la paralisi dell’Ars, con nuovi voti a sostegno del governo ormai in minoranza. Un’illusione forse, visto che Beppe Lumia, il candidato alla segreteria Pd che i rumours vorrebbero pronto a un matrimonio con l’Mpa, oggi ha tenuto a far sapere che i democratici “non saranno mai stampella” del governatore.


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