L’assassino che uccise a bastonate il penalista Enzo Fragalà aveva un complice. La circostanza sarebbe stata riferita ai carabinieri da uno dei testimoni che ha assistito alla brutale aggressione. E’ sul nuovo particolare, che suggerisce una rilettura dell’agguato, che stanno concentrando l’attenzione i militari dell’Arma e la polizia, finora a caccia di un assassino solitario. Gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo sulla vicenda in cui resta al momento formalmente indagato soltanto il titolare di una profumeria di Palermo, ex cliente del legale, che però è stato praticamente scagionato dagli esami dei carabinieri del Ris. Gli esperti dell’Arma, che hanno analizzato alcuni reperti sequestrati all’uomo, infatti, hanno negato la presenza di tracce biologiche della vittima sugli oggetti. Nell’inchiesta è finito anche un pregiudicato al quale è stato sequestrato uno scooter. Anche gli esami effettuati sul mezzo hanno dato esito negativo. La presenza di un eventuale complice, che potrebbe avere atteso l’assassino a bordo di una moto, poco distante il luogo dell’aggressione, non era stata notata dalle videocamere piazzate all’esterno dei negozi che si trovano nella zona, a due passi dal palazzo di giustizia.(ANSA).
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