PALERMO – L’Assemblea regionale ha approvato il Documento di programmazione economico-finanziaria (Dpef) per gli anni 2015-2017, presentato dall’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, presente questo pomeriggio a sala d’Ercole.
Il documento già nelle scorse settimane aveva ricevuto pesanti critiche da parte dell’opposizione, ma anche da quella maggioranza molto vicina al governatore, Rosario Crocetta, come nel caso del duro intervento di Antonio Malafarina, vicepresidente del gruppo del Megafono a Palazzo dei Normanni. Un Dpef, secondo le critiche di alcuni inquilini di Sala d’Ercole, che non guarderebbe al futuro, in cui lo spazio per lo sviluppo sarebbe stato praticamente rimosso. Ad ogni modo, questo pomeriggio il documento di programmazione del governo è stato approvato coi voti contrari dei deputati del Movimento 5 Stelle e della Lista Musumeci.
Secondo il deputato Gino Ioppolo: “Questo documento che è stato approvato è frutto del momento di maggiore incomprensione tra il presidente della Regione e l’assessore Baccei che descrive una realtà economico finanziaria sull’orlo del baratro, completamente diversa da quella che il presidente della Regione si ostina a rappresentare. Per questo votiamo contro”. I deputati Toto Cordaro, Roberto Clemente, Bernardette Grasso, del Cantiere Popolare, si sono detti “pronti alle barricate” per i forestali: “Abbiamo ribadito al governo regionale anche in occasione dell’esame del Dpef, la necessita’ che in materia di forestali si mantengano i livelli occupazionali, remunerativi e contributivi”.
Nel corso della seduta, è stato inoltre accettato come raccomandazione un ordine del giorno del M5S, sul trasferimento di 96 immobili. I deputati pentastellati hanno protestato anche per il mancato esame della mozione sul piano dei rifiuti, già scaduto. Il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, ha incardinato poi i ddl sulle unioni civili, sul recupero dei centri storici, sulla valorizzazione del patrimonio storico della prima guerra mondiale, sulle persone scomparse, e sulle trivellazioni. Il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato al prossimo lunedì alle 12, per velocizzare l’iter parlamentare dei disegni di legge “e poterci concentrare – ha precisato Ardizzone – sulle priorità di questo parlamento, cioè Bilancio e riforma delle Province”.
Secondo Ardizzone, che ha ricapitolato il difficile percorso parlamentare del Dpef, il maggior ostacolo è stato dato dai forti ritardi nell’approdo degli atti in Assemblea. “I documenti contabili per l’esercizio finanziario 2015 e per il triennio 2015/2017 – ha detto – sono stati depositati lo scorso 23 dicembre, in forte ritardo rispetto ai termini previsti. Così è stato necessario trattare prioritariamente l’esercizio provvisorio del bilancio, esitato in Commissione il 30 dicembre e approvato dall’Aula l’8 gennaio. Le misure annunciate non hanno ad oggi trovato una formalizzazione con il deposito in Assemblea delle relative norme, stante il termine ultimo del prossimo 30 aprile, invito il governo a provvedere al più presto”.