L'Aula si blocca per Renzi | Il centrodestra protesta

L’Aula si blocca per Renzi | Il centrodestra protesta

La maggioranza in attesa dell'arrivo del premier. E salta tra le polemiche la seduta dell'Ars sulla manovra. Il Nuovo centrodestra si lamenta per lo slittamento dei lavori dovuto all'assenza del governo. Anche Forza Italia all'attacco: "Più importante apparire davanti al premier che pagare gli stipendi", dicono Cordaro e Formica

Ars, le opposizioni
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PALERMO – Un giorno perso all’Assemblea regionale siciliana. L’arrivo del premier Matteo Renzi a Palermo tiene lontano il governo da Palazzo dei Normanni e così la seduta in programma per stamattina viene prima spostata alle 15,30 per poi essere rinviata direttamente a domani. Un epilogo che vede protestare le opposizioni di centrodestra. Sia Ncd sia Forza Italia hanno stigmatizzato l’ennesimo ritardo, su un tema delicato come quello degli stipendi che attendono di essere sbloccati dalla mini-manovra correttiva del governo.

Il Nuovo centrodestra contesta lo slittamento dei lavori dovuto all’assenza del governo: “Assente ingiustificato!” per Nino D’Asero è la giunta, che diserta la seduta d’Aula fissata per stamattina, ne provoca lo slittamento alle 15.30 e, quindi, a domani ancora fissandola, come alla prima chiamata di oggi, per mezzogiorno. “È non concepibile un andazzo di tale genere – così la stigmatizzazione del capogruppo Ncd – Questa allungata dei tempi ci fa arrabbiare anche perché, a questo punto, ci appare decisamente artata e finalizzata a un unico obiettivo: approvare importantissime azioni finanziarie a beneficio di lavoratori a un minuto dalle elezioni!”.  “Il tutto – conclude D’Asero – continuando con una specie di finanziaria a rate, a pezzi e bocconi, e col rischio serio di approvarne una, di queste rate, proprio quando è ormai scaduta: almeno la rata dei lavoratori!”.

Analoghe critiche arrivano da Toto Cordaro e Santi Formica: “Apprendiamo con sollievo che la sola presenza del presidente del Consiglio Matteo Renzi a Palermo – dicono i due esponenti di centrodestra – ha di colpo eliminato ogni problema economico e sociale della nostra collettività e politico della maggioranza cha regge il governo Crocetta. Abbiamo atteso invano dalle ore 12 di stamane l’inizio della seduta che avrebbe dovuto portare all’ordine del giorno l’approvazione della manovrina, che rimane in attesa da mesi, come da mesi le tante categorie di lavoratori, forestali, precari, dei consorzi di bonifica, rimangono in attesa di uno stipendio. Non c’e’ peggior sordo di chi non vuol sentire ed infatti del tutto inopinatamente e senza alcun preavviso ai Capigruppo, l’Aula e’ stata in un primo tempo rinviata alle 15.30 poi annullata e rinviata a domani, nonostante la presenza del Premier fosse prevista per le 18.30. Ci chiediamo se abbia ancora senso mantenere un atteggiamento di responsabilità rispetto alla ennesima prova di totale disinteresse e irresponsabilità da parte del governo regionale e della maggioranza. O forse e’ piu’ importante apparire innanzi a Renzi e conquistare un posto in prima fila!”.

Ma Forza Italia muove obiezioni anche di merito. “Da un esame sommario degli emendamenti presentati dalla maggioranza alla manovra finanziaria, appare evidente lo squilibrio tra ciò che viene annunciato dal governo Crocetta e ciò che viene posto in essere da chi lo sostiene in parlamento. Quella che doveva essere una manovra “salva stipendi” rischia di divenire il contenitore degli appetiti di molti”. Lo denunciano i deputati di Forza Italia Riccardo Savona e Marco Falcone. “Forza Italia intende ribadire che effettuerà un’opposizione priva di ostruzionismo al testo, solo se lo stesso sarà reso immune dagli assalti alla diligenza oggi paventati soprattutto dal Gruppo del Partito Democratico. Se dovessero tornare in campo ipotesi di riedizione della vecchia tabella H, non solo ci opporremo con ogni mezzo parlamentare a nostra disposizione, ma ci faremo promotori di un'”operazione verità” che informi cittadini sui reali propositi di qualcuno”.

 


 


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