Lavoratori Teatro Biondo: "Adotteremo azioni di lotta" - Live Sicilia

Lavoratori Teatro Biondo: “Adotteremo azioni di lotta”

“La mancanza di una strategia di politica culturale, compromettono la regolare programmazione della stagione 2022“
PALERMO
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PALERMO – “L’incresciosa situazione economica in cui versa il Teatro Biondo di Palermo, determinata dalla mancata erogazione della quota associativa del Comune per l’anno 2021 e la totale mancanza di chiarezza relativa al versamento di quella del 2022, legata a una ipotetica tassa di soggiorno e all’approvazione di un fantomatico bilancio comunale, continua a stremare i lavoratori del Teatro Biondo”. È quanto si legge in una nota dei lavoratori dello Stabile, che annunciano, con lo stato di agitazione già dichiarato, “di adottare tutte le azioni di lotta che riterranno necessarie”.

“Le incertezze odierne, determinate dalla totale mancanza di una strategia di politica culturale sul territorio, compromettono la regolare programmazione della stagione 2022 – aggiunge la nota – e quella del triennio ministeriale, quindi, la naturale attività del teatro di prosa della città. I lavoratori, che continuano a subire i ritardi del pagamento delle spettanze, preoccupati anche per le difficoltà legate al pagamento degli emolumenti degli artisti, delle compagnie teatrali e dei fornitori, temono fortemente per la sopravvivenza stessa del Teatro Biondo che rischia di rimanere impantanato nelle beghe politiche di questa città”. “Questi lavoratori, che fino ad oggi hanno garantito il regolare svolgimento di tutte le attività, non sono più disposti – si legge ancora – a pagare per una crisi economica di cui non hanno assolutamente responsabilità, pertanto hanno chiesto un confronto con il Consiglio di amministrazione, con il suo presidente e la direzione tutta, al fine di trovare le sinergie necessarie al superamento della crisi. Contestualmente, chiedono alla ‘politica’ e alle Istituzioni tutte di garantire le risorse economiche strutturali con impegni concreti e certi, al Comune di mettere in bilancio le quote associative necessarie, ai candidati a sindaco di portare proposte concrete e alla Regione Siciliana, che ha garantito sempre la sua funzione di socio di maggioranza, di valutare un possibile impegno ulteriore per far fronte alla crisi provocata dal socio Comune”.


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