PALERMO – La difficile partita nella partita consiste nel trovare un modo per riavviare la Formazione. E adesso sul tavolo c’è una pistola caricata da Roma: la lettera, arrivata venerdì, con la quale il governo nazionale prepara la strada per attingere ai fondi comunitari non ancora utilizzati in Sicilia: “Il governo Renzi – spiega la vicepresidente della Regione, l’assessore alla Formazione Mariella Lo Bello – prevede di riprendere 273 milioni dai fondi a compartecipazione statale e comunitaria usati per vari progetti, divisi fra vari assessorati”. I soldi serviranno a finanziare il piano nazionale da 3,5 miliardi per il sostegno all’occupazione.
Così è scattata la corsa a non rimanere con il cerino in mano. In questi giorni, mentre all’Ars si consumava lo strappo sulle Province e la giunta Crocetta cercava faticosamente di far quadrare i conti della Regione, il governatore, l’assessore all’Economia Alessandro Baccei e la responsabile della Formazione in giunta si sono confrontati a più riprese su come sbloccare la spesa per i corsi professionali, che proprio da questa fonte di finanziamento attingono: “Ma i fondi per la Formazione – giura Lo Bello – non sono a rischio, anche perché sono soldi per i quali una destinazione c’è già. Si tratta solo di stabilire le priorità”. Oggi pomeriggio alle 16 la questione sarà affrontata in giunta: ovviamente non solo il versante Formazione ma tutta la partita sui fondi da far tornare a Roma.
Sul piatto c’è una voce sostanziosa. Ci sono i 122 milioni per la terza annualità dell’Avviso 20, il più grande fra i capitoli della Formazione professionale, ci sono i 22 per il remake del terzo click-day sul quale l’anno scorso inciampò Nelli Scilabra, i 150 per le “Politiche attive del lavoro” (un ammortizzatore sociale che ricorda la cassa integrazione), venti milioni per l’esodo incentivato dei dipendenti degli enti e altre voci di spesa. Il primo a partire, secondo il rassicurante Lo Bello-pensiero, sarà proprio l’Avviso 20: “In dipartimento – assicura l’assessore – ci sono già mandati pronti per 117 milioni. Possiamo partire subito, se c’è il via libera”.
Più tempo ci vorrà per il click-day. Che, nell’idea dell’assessore, si dovrebbe trasformare in una click-week: non più la gara per il mouse più veloce finita al centro delle polemiche l’estate scorsa, ma una finestra aperta per una settimana per gli incroci fra tirocinanti e aziende. “Questa riprogrammazione – osserva Lo Bello – attende però un ok da Roma”. E si muoverà, secondo l’ordine delle priorità indicato dall’assessore, spalla a spalla con le “Politiche attive del lavoro”.
Intanto, però, il giorno di Pasquetta l’assessore alla Formazione è finito di nuovo a “Striscia la notizia” per le proteste degli allievi dei corsi riservati all’“obbligo formativo”: se infatti alcuni dei progetti sono stati sbloccati nei giorni scorsi, fuori dal calderone erano rimasti trenta corsi. “Li rifinanzieremo – dice l’assessore – attraverso le nuove risorse sull’obbligo formativo. Per quest’anno lo Stato ci ha trasferito 14 milioni di euro”. A “Striscia”, del resto, l’assessore usava lo stesso refrain: “Se Baccei ci dà i soldi”. Perché il nodo, in fondo, è sempre quello: come immettere liquidità nel sistema e passare dagli annunci a un riavvio dell’universo Formazione. Con quella minaccia di Roma sul tavolo che può far saltare tutto.
Roma vuole riprendersi 273 milioni di finanziamenti comunitari non utilizzati. Corsa per "salvare" quelli destinati ai corsi. La vicepresidente della Regione: "Prima priorità i 122 milioni dell'Avviso 20, possiamo partire anche subito". E l'assessore batte cassa anche in un'intervista a "Striscia".
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