CATANIA – Fibrillazioni in Consiglio comunale. L’approvazione del Bilancio, resa possibile dalla permanenza in aula dei membri dell’opposizione grazie all’accordo sull’ordine del giorno relativo ai minori disabili, presentato dal capogruppo di Area Popolare, Manlio Messina – che ha fatto perdere la calma anche al primo cittadino, presente per l’importante votazione – ha scatenato le ire della rappresentante del Megafono Erika Marco.
La presidente della commissione Servizi sociali non ha affatto gradito che, della cura dei disabili e del finanziamento della figura del comunicatore, si sia occupata l’opposizione, intestandosi una battaglia che la maggioranza conduce da tempo, a causa dell’assenza di molti colleghi. “Ieri sera è andato in scena il solito teatro dell’apparire – afferma in un comunicato la Marco . in merito alla discussione sull’assistente all’autonomia e alla comunicazione. Una vicenda che la maggioranza studia da tempo ma che, invece ieri è stata fatta propria dall’opposizione a causa della mancanza di molti consiglieri”.
La nota è un’escalation di toni che culminano con le accuse, a chi ieri sera ha scelto di non partecipare al voto sul Bilancio. L’esponente del Megafono parla di “colpe” da parte dei colleghi e di tradimento” nei confronti dei genitori dei bambini disabili. Parole al vetriolo che potrebbero scatenare una piccola crisi, anche perché, tra i consiglieri “colpevoli”, c’è proprio Elisabetta Vanin che, molto probabilmente per motivi politici, non era in aula al momento del voto. Così come Lanfranco Zappalà, il capogruppo del Pd, Gianfranco D’Avola, il vice presidente del Consiglio Sebastiano Arcidiacono, e gran parte della maggioranza. Alcuni degli assenti, inoltre, sono tra i più presenti e attivi in assoluto nei lavori del Consiglio.
“Spero che adesso ci si riunisca tutti e si faccia chiarezza su cosa si vuole davvero fare, perché altrimenti si finisce con il lasciare il Consiglio nelle mani dell’opposizione” – conclude la Marco. Ma la ferita è aperta e la polemica sull’atto presentato da Manlio Messina potrebbe essere solo una scusa per fare ordine nella maggioranza che sostiene il sindaco Bianco, molto spesso sostituita in aula dall’opposizione, e questo vorrà pure significare qualcosa, e che ha visto cambiare composizione ed equilibri.