13,28 – Si e’ concluso, nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, il convegno ”Un patto per la legalita”’ organizzato dalla fondazione Falcone nel giorno del diciottesimo anniversario della strage di Capaci. Al termine dell’incontro, a cui hanno partecipato 2500 studenti giunti da tutta Italia, i ministri dell’interno e della giustizia Maroni e Alfano hanno fatto delle foto con i ragazzi, che indossano la maglietta bianca della legalita’ con su scritta una frase di Falcone. I ragazzi nel pomeriggio parteciperanno ai due cortei che davanti all’albero Falcone concluderanno le manifestazioni di commemorazione.
12,50 – ”La collaborazione tra gli Stati Uniti e l’Italia nella lotta alla criminalita’ organizzata e’ fondamentale. Ne e’ l’esempio il recente arresto di Roberto Settineri, presunto mafioso della famiglia dei Gambino”. Lo ha detto il sottosegretario alla Giustizia degli Usa, Lanny A. Bruer, a margine della manifestazione nell’aula-bunker del carcere Ucciardone, a Palermo, in occasione del 18/o anniversario della strage di Capaci, in cui morirono Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta della Polizia di Stato. ”L’Italia e gli Usa – ha aggiunto il sottosegretario – possono sfidare il crimine e l’immunita’ di cui hanno beneficiato i mafiosi. Le condanne nel maxi-processo celebrato proprio in questa aula e istruito da Giovanni Falcone hanno dimostrato al mondo che la mafia non e’ invincibile”. Osservando l’aula-bunker, colma di studenti provenienti da tutta Italia, il sottosegretario Usa ha affermato: ”Percepisco un senso di umilta’ stando qui, tra queste mura testimoni di tanti processi”. ”Oggi siamo qui – ha concluso – non solo per ricordare le vite straordinarie di eroi come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ma anche per testimoniare il nostro impegno nella lotta alle mafie”.
12,37 – ”Ma quale onore? I mafiosi sono uomini senza onore e senza dignita’. Riprendiamoci le parole a cui la mafia ha dato un valore distorto come onore, famiglia e rispetto”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano intervenendo al convegno organizzato per il diciottesimo anniversario della strage di Capaci. ”Loro chiamano infami quelli che collaborano con la giustizia – ha aggiunto il Guardasigilli – ma i veri infami sono loro”.
12,35 – ”Il mio e’ un impegno pubblico: l’indipendenza e l’autonomia della magistratura non saranno mai messe in discussione”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano, intervenendo al convegno per ricordare il 18/esimo anniversario della strage di Capaci che si sta svolgendo nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo.
12,32 – ”Falcone era il nemico numero uno della mafia, ma era inviso anche a tanti centri di interesse. Era un personaggio scomodo per il suo impegno per il recupero della legalita’ che urtava gli interessi di troppa gente”. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, intervenendo al convegno organizzato nel bunker dell’Ucciardone per il diciottesimo anniversario dell’uccisione di Falcone. ”Falcone e Borsellino – ha aggiunto – sono i miti, i punti di riferimento che mi aiutano nei momenti di sconforto. Falcone non si sarebbe accontentato di ridimensionare la mafia, ma voleva aggredire la specificita’ che rende la mafia un soggetto che partecipa al potere anche con le sue relazioni esterne”.
12,22 – ”Dopo il tragico evento del 23 maggio del ’92 decine di investigatori del Fbi, tutti amici di Giovanni Falcone, si sono uniti a noi magistrati e giudici per cercare di capire meglio la criminalita’ organizzata in modo da andare avanti con l’obiettivo di difendere lo stato di diritto”. Lo ha detto intervenendo nell’aula bunker dell’Ucciardone a Palermo Louise Freeman, amico di Giovanni Falcone, che faceva parte del pool di inquirenti che istrui’ il processo Pizza Connection. Freeman ha sottolineato che ”bisogna ricordare Giovanni Falcone e tutto il lavoro che ha svolto per continuare a lottare la criminalita’ organizzata. Se stiamo uniti – ha concluso – lo stato di diritto ci proteggera”’.
11,23 – ”Difenderemo il valore dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura dal potere esecutivo”. Lo ha detto, suscitando l’applauso dei giovani presenti nell’aula bunker dell’Ucciardone, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, intervenuto al convegno organizzato per il 18/o anniversario della strage di Capaci. ”L’indipendenza della magistratura – ha aggiunto – non e’ un privilegio di casta. Crediamo ancora che in Italia si possano riuscire a processare anche i ‘colletti bianchi’ e i corruttori di chi ricopre pubbliche funzioni”.
11,53 – ”Non c’e’ impegno difficile che non necessiti di partecipazione e coesione. C’e’ piu’ sicurezza insieme, questo e’ stato anche il motto della festa della polizia che abbiamo celebrato la scorsa settimana, assieme al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano”. Lo ha detto il ministro dell’interno, Roberto Maroni, intervenendo nell’aula bunker del carcere Ucciardone a Palermo, dove e’ in corso la manifestazione per il 18/o anniversario della strage di Capaci, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta della polizia di Stato. ”Oggi e’ una bella giornata per lo Stato che ricorda Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – ha aggiunto Maroni – per tutti noi sono due esempi di coraggio e determinazione, grazie a loro possiamo cogliere frutti preziosi nella lotta alla mafia”. Maroni ha ricordato le misure varate dal governo e dal parlamento per la lotta alla mafia, citando le norme contenute nel pacchetto sicurezza: il fondo unico sulla giustizia, l’aggressione ai patrimoni mafiosi, il rafforzamento delle competenze per le procure distrettuali e la direzione investigativa antimafia, il contrasto alle infiltrazioni mafiose negli appalti, la modifica della disciplina sulle procedure di scioglimento degli enti locali per infiltrazioni mafiose, l’inasprimento del 41 bis (carcere duro). Maroni ha sottolineato anche il piano straordinario varato dal governo lo scorso gennaio, articolato in nove punti ”il primo dei quali e’ gia’ stato approvato, vale a dire l’agenzia che gestisce i beni confiscati alle mafie, con sede a Reggio Calabria”. Il ministro ha confermato l’apertura di altre sedi dell’agenzia, la prossima sara’ a Palermo, invitando la fondazione Giovanni e Francesca Falcone, coordinata dalla sorella del magistrato, Maria Falcone, a collaborare. Il ministro, inoltre, ha ricordato i successi ottenuti negli ultimi due anni nella lotta alla criminalita’ organizzata, con l’arresto di 5300 mafiosi, ”in media otto al giorno – ha evidenziato Maroni – e 360 latitanti, 24 dei quali erano inseriti nell’elenco dei ricercati piu’ pericolosi”. ”Leggendo le dichiarazioni agghiaccianti di alcuni di questi criminali – ha aggiunto il ministro – mi vengono i brividi”.
11,02- “L’esempio di rettitudine di Giovanni Falcone resti un punto di riferimento da seguire per noi tutti”, lo sottolinea il Presidente del Senato Renato Schifani nel messaggio inviato a Maria e Anna Falcone, le sorelle del magistrato ucciso dalla mafia diciotto anni fa. “Ricorre oggi il diciottesimo anniversario del barbaro assassinio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli uomini della scorta, straordinario esempio di ferma determinazione e serena dedizione alla legge e alla propria coscienza spinta fino all’estremo sacrificio. Giovanni Falcone – aggiunge il Presidente del Senato – ha donato la sua intelligenza e la sua vita per difendere i nostri valori pi— importanti, mosso dalla volont… di preservare dall’oppressione criminale il nostro futuro, il futuro dei nostri figli”. Il messaggio Š stato inviato anche alla Fondazione ‘Giovanni e Francesca Falcone’. “Il suo sacrificio – prosegue il Presidente del Senato – ha cambiato molte cose: ha arricchito le nostre coscienze e ha contribuito in maniera decisiva alla diffusione della cultura della legalit… e della lotta al fenomeno mafioso, soprattutto tra i giovani. Ed Š proprio l’albero di Falcone, quella grande magnolia piantata davanti all’abitazione dopo la sua uccisione, a rappresentare uno dei simboli pi— concreti e commoventi della lotta per la legalit…. Attorno all’albero si riuniranno studenti provenienti da tutta Italia per lasciare un messaggio a riprova del fatto che la mafia non Š solo un problema della Sicilia ma di tutti coloro che vogliono un cambiamento. Che la sua tragica scomparsa e il suo esempio di rettitudine – conclude il Presidente Schifani – resti un punto di riferimento da seguire nella vita quotidiana e in ogni comportamento per noi tutti”.
10,26 – ”Diamo il massimo sostegno alle indagini che cercano di chiarire gli aspetti ancora oscuri delle stragi. E’ necessario sgomberare il campo da ogni equivoco rimasto in quegli eventi”. Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in una lettera inviata a Maria Falcone, sorella del giudice assassinato 18 anni fa dalla mafia, letta al convegno organizzato nell’aula bunker del carcere Ucciardone per l’anniversario dell’eccidio del magistrato. ”Questa iniziativa – aggiunge il Capo dello Stato – prosegue la stagione dell’impegno civile germogliata dopo la morte di Falcone, di sua moglie e degli agenti della scorta. Una stagione che ha come protagonisti i giovani attivi nell’affermare una cultura ispirata alla legalità. L’appassionato eroico impegno di Falcone resta indelebile in tutti noi. L’impegno di Falcone – prosegue Napolitano – e’ prezioso stimolo per la crescita delle coscienze”.
10,07 – Entrando nell’aula bunker del carcere Ucciardone, il procuratore di Palermo Francesco Messineo ha detto: “Il ricordo di Falcone e delle forze dell’ordine e’ importante ed e’ un fatto sempre piu’ forte e consapevole, entrato nella memoria collettiva”. ”Teoricamente il disegno di legge sulle intercettazioni non riguarda indagini antimafia ma ne restringe l’utilizzo nelle inchieste ordinarie; spesso pero’ le indagini antimafia prendono spunto da inchieste ordinarie, per cui restringendo le intercettazioni su quest’ultime si rischia di intervenire anche sulle indagine stesse. Ce’ un interesse a proteggere la privacy, ma tocca al potere legislativo cercare la formula giusta per bilanciare questo interesse con la necessita’ di fare le indagini nel modo migliore”.
10,02 – Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha deposto una corona di fiori davanti la stele lungo l’autostrada, dove e’ avvenuta 18 anni fa la strage di Capaci, in cui morirono Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli agenti di scorta della polizia di Stato. Alla cerimonia, durata pochi minuti, ha partecipato anche il capo della Polizia Antonio Manganelli. Maroni si e’ soffermato a parlare con Alba Terrasi, la compagna del poliziotto Rocco Vicillo, morto nella stage
9,40 – Il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, ha firmato un protocollo d’intesa con la provincia di Palermo per consegnare un bene confiscato alla mafia alle istituzioni, che lo trasformeranno in un Campus studentesco all’interno della citta’ di Palermo. A margine della cerimonia in aula bunker per ricordare la strage di Capaci e i giudici Falcone e Borselli, il ministro ha detto che ”sono molti gli edifici sottratti alle cosche e oggi diventati sedi scolastiche. E la cosa piu’ bella che si puo’ auspicare Š che i luoghi del terrore si trasformino in luoghi di formazione”. Parlando della necessita’ di residenze scolastiche e universitarie, il ministro ha ricordato che il ddl per la riforma dell’universita’, prevede ”uno stanziamento di fondi anche per le sedi e i servizi agli studenti. Sono lieta di sottoscrivere questo protocollo: e’ un paradigma che portero’ anche in altre realta”’. Il presidente della provincia regionale di Palermo, Giovanni Avanti, ha spiegato che nel Campus verranno istituiti tre istituti tecnici alberghieri e turistici e una struttura che fungera’ da accademia per il turismo.
9,30 – ”La verita’ va cercata ovunque, bisogna farlo magari con maggiore silenzio per ottenere risultati migliori”. Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, riguardo le nuove indagini sull’attentato fallito all’Addaura contro Giovanni Falcone, al centro di un’inchiesta della Procura di Caltanissetta che indaga sul coinvolgimento di apparati deviati dei servizi segreti nella preparazione dell’attentato. Senza entrare nello specifico delle indagini, Grasso ha tuttavia aggiunto: ”Non bisogna identificare lo Stato con personaggi infedeli, di infedeli ce ne sono anche nella magistratura. Ma quello non e’ lo Stato per cui sono morti Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che rappresentano un patrimonio che non possiamo disperdere e che oggi ricordiamo”.
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Partita. La nave della legalità (un traghetto della Snav ribattezzato, per l’occasione, ”Giovanni” Falcone) con a bordo oltre 1.500 studenti provenienti da tutta Italia, ha lasciato verso le 17 di ieri il porto di Civitavecchia con destinazione Palermo. In contemporanea altri 1.000 giovanissimi sono partiti dal porto di Napoli su un’altra nave, la ”Paolo” Borsellino: anche la loro sarà una missione di legalità; anche loro stamattina arriveranno nel capoluogo siciliano per ricordare il giudice Giovanni Falcone, la moglie e i tre agenti della scorta che 18 anni fa persero la vita nell’attentato di Capaci e per urlare a gran voce: ”no alla criminalità organizzata, si’ alla legalità”. Lo sbarco a Palermo, ha sottolineato Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia, sul molo di Civitavecchia prima di lasciare il porto, ”non sarà uno sbarco di conquista” ma di solidarietà: ”Incontreremo ragazzi come voi a Palermo ai quali dobbiamo dare solidarietà e ai quali dobbiamo stare vicini perchè vivono una realtà diversa”. I 2.500 studenti delle 250 scuole, selezionate attraverso un concorso nazionale indetto dal ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone, parteciperanno alla cerimonia di commemorazione nell’Aula Bunker del carcere palermitano dell’Ucciardone, dove nel 1986 si celebrò il primo maxi processo alle cosche istruito proprio dal magistrato che perse la vita sull’autostrada, all’altezza di Capaci. Prenderanno quindi parte al dibattito ”Legalità e lotta alla mafia: giovani e istituzioni insieme”, a cui interverranno tra gli altri il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, che si è imbarcato assieme ai ragazzi partiti da Civitavecchia, e i ministri dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, della Giustizia, Angelino Alfano, e dell’Interno, Roberto Maroni, che invece li raggiungeranno sul posto.