Le notti da incubo dei clochard| Una lunga escalation di violenza - Live Sicilia

Le notti da incubo dei clochard| Una lunga escalation di violenza

Le aggressioni ai senzatetto della città. Dalla stazione a piazza Sturzo.

PALERMO – Da Andrea a Vito, da Mohamed a Singht. Le loro notti in strada si sono concluse in ospedale, dopo la violenza che ha preso vita nei loro giacigli fatti di povertà e disperazione. A Palermo, l’elenco che riguarda le aggressioni ai clochard è drammaticamente lungo e include la tragica fine di Aid Abdellah, il il 56enne di origini francesi ucciso sotto i portici di piazzale Ungheria.

Il giovane fermato per il suo omicidio ha raccontato di averlo colpito per rubargli i soldi: i pochi spiccioli guadagnati facendo ritratti per strada. Venticinque euro sono costati la vita ad Aldo, per sette euro anche un altro clochard fu pestato a sangue: fu preso di mira da due balordi che lo picchiarono in piazza Sturzo, due anni fa, mentre dormiva.

Anche Aldo è stato sorpreso nel sonno, non è riuscito a difendersi, ma le telecamere hanno permesso di rintracciare chi l’ha aggredito. Nel caso di Singht, che finì in ospedale in condizioni gravi, furono arrestati due giovani dello Sri Lanka. Lui morì alcuni mesi dopo per le conseguenze delle terribili fratture.

Andrea, 60 anni, ha invece rischiato di essere travolto dalle fiamme. Dormiva in via Trieste, tra le vie Roma e Maqueda, quando un incendio è divampato a pochi metri dal suo materasso. Ad appiccarlo, una baby gang, che aveva vandalizzato i cassonetti all’angolo della via. Una notte da incubo per il clochard, palermitano con alle spalle una vita di dolore e sofferenza. Le stesse che hanno portato sulla strada Vito, anche lui siciliano che aveva scelto, come Aldo, i portici di piazzale Ungheria per trascorrere le sue notti. Finì in ospedale con le braccia e le gambe ustionate: dei giovani malviventi lo ricoprirono infatti di benzina, anche in questo caso mentre dormiva. Lui si salvò per miracolo, grazie alle cure dei sanitari e dei tanti volontari delle associazioni della città.

Più recenti, le aggressioni a Moahemed, che vive nella zona di Sant’Erasmo, e di un altro clochard di 45 anni che ha creato ormai da tempo il suo giaciglio davanti all’istituto Nautico Gioeni Trabia. Il primo è stato preso di mira la scorsa estate: qualcuno ha impugnato un bastone e ha sferrato dei colpi fortissimi all’uomo, poi ricoverato all’ospedale Buccheri La Ferla. Pochi giorni dopo è stato preso di mira il senzatetto di corso Vittorio Emanuele: davanti alla scuola aveva collocato anche un materasso. E’ stato colpito nella notte con spranghe e bastoni, una volta trasportato in ospedale è rimasto sotto osservazione per quaranta giorni. 

 


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