prenotazioni turistiche che danno speranza, ma così non resisteremo

Le prenotazioni turistiche che danno speranza, ma “così non resisteremo”

Inglesi e americani prenotano, ma il settore è al collasso. Farruggio, di Federalberghi, chiede l'aiuto del governo nazionale e regionale

PALERMO – “La prima metà del 2021 è andata perduta, speriamo di salvare almeno due mesi estivi, ma per vedere la luce si deve attendere il 2022. Proveremo a resistere ma è durissima. Ci servono aiuti, veri e subito, dal governo nazionale e da quello regionale”.

Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo, traccia uno scenario sconfortante, e non potrebbe essere altrimenti, mentre prende atto della cancellazione, appena arrivata, di alcuni gruppi che si erano prenotati per una vacanza in Sicilia nei prossimi giorni. Perché nel marasma generale c’è chi si aggrappa alla speranza della normalità anche prenotando una vacanza.

Il turista ha già capito che non ci sono speranze di partire in aprile e maggio, ma c’è un 25% di clientela che ha prenotato per i mesi estivi. “Sono soprattutto inglesi e americani – dice Farruggio – forse spinti dalle campagne di vaccinazione di massa. Alcuni sono clienti che spostano le prenotazioni in avanti di mese in mese”.

Ad oggi delle 70 strutte alberghiere cittadine, seppure a scartamento ridottissimo, ce ne sono dieci aperte con pochissime camere utilizzate: “Le nostre energie sono ridotte al lumicino. Anche se lavorassimo bene in piena estate non basterà. Siamo in una situazione peggiore dell’anno scorso. Allora alcuni di noi potevano contare su delle economie accumulate. Ora non c’è più nulla”.

Cosa serve per resistere? “Mi aspetterei sostegno del governo nazionale, non per due mesi, ma subito e per tutto l’anno che si è perso. Gli aiuti dovrebbero essere mensili, alla stessa stregua della cassa integrazione. Si tratta dell’unico modo per restare in vita. E rivolgo un appello alla Regione. Quando è saltata la stagione sciistica ho visto i presidenti delle Regioni del Nord prendere posizione, le confesso che mi sarei aspettato la stessa cosa in Sicilia. Finora abbiamo visto poco. Anzi, quasi niente visto che sono stati erogati bonus di duemila euro a fondo perduto”.

La voglia dei turisti di venire in Sicilia resta forte. E la prospettiva che manca: “L’anno scorso a marzo segnavamo già un più 35 per cento sul fatturato del 2019. Ora il nulla, così non possiamo resistere”, conclude Farruggio.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI