Le voci dello Zen e di Brancaccio cantano la voglia di riscatto - Live Sicilia

Le voci dello Zen e di Brancaccio cantano la voglia di riscatto

Festival della legalità
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Sono cresciuti nei quartieri più a rischio di Palermo, quelli in cui l’aria di criminalità si respira sin dai primi anni di vita. Ma loro hanno deciso di cambiare strada e hanno scelto la musica per raccontare il loro percorso e quello di tanti altri ragazzi come loro. Quelli che questo sentiero hanno preferito non percorrerlo, inseguendo il sogno di un riscatto. Le voci di Brancaccio e dello Zen saranno tra i protagonisti della seconda edizione del Festival della Legalità, che prenderà il via a Villa Filippina il prossimo 3 ottobre.

I ragazzi del gruppo musicale “Quelli della Rosa Gialla a Brancaccio”, la cui performance è in programma il 5 ottobre, fanno parte di un’associazione nata e operante nell’omonimo quartiere con una mission ben precisa: far conoscere Brancaccio come un luogo in cui la mafia viene combattuta attraverso la cultura, l’educazione, il teatro e in particolare il musical. Altra musica, stesso obiettivo, con gli Zen Posse, sul palco il 6 ottobre. La band, nata all’interno dell’associazione Zen Insieme, propone un repertorio rap, prevalentemente di protesta. Le posse, genere di musica alternativa esplosa in Italia tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, nascono infatti in sintonia con lo sviluppo dei movimenti dei centri sociali e ben si sposano con temi di attualità politica, impegno sociale, cittadinanza attiva. La voglia di riscatto, pratico e quotidiano, anima anche le creazioni musicali di OthelloMan cui è affidata l’apertura in musica del Festival della Legalità, il 3 ottobre. Le performance di Othello, noto rapper, producer e leader dei Combomastas’, rappresentano un’assoluta peculiarità nel panorama musicale italiano, specie quello hip hop: musica e parole senza alcuna retorica, contraddistinte da armonie sonore, spessore concettuale e immediatezza. Un altro pregiudizio, quello nei confronti della malattia mentale, è il tema del repertorio del gruppo Coralmente, coro polifonico a cappella nato nel febbraio 2003, nell’ambito delle attività riabilitative promosse dal dipartimento di salute mentale dell’Ausl 6 di Palermo al fine di favorire l’integrazione dei disabili mentali. La loro esibizione è in programma l’8 ottobre.

In un’ottica di recupero delle tradizioni si inserisce, invece, il percorso professionale di Paolo Zarcone, cantastorie dell’associazione “A Testa Alta”, in calendario per il 7 ottobre. Spazia invece dalle ballate alle sonate dei barbieri, dai canti delle zolfatare alle serenate, il repertorio della Compagnia di canto e musica popolare, gruppo che ha recuperato i cunti della tradizione siciliana. Il loro concerto è previsto il 9 ottobre. Assoluta primizia, per gli amanti della musica liturgica, è infine l’esibizione del Coro della Cattedrale di Palermo, in programma il 4 ottobre, durante la celebrazione della S. Messa nella Cappella di Villa Filippina, eccezionalmente riaperta in occasione del Festival.


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