L'ex sindaco Nicola Bonanno |risponde a Franco Pignataro - Live Sicilia

L’ex sindaco Nicola Bonanno |risponde a Franco Pignataro

L'ex amministratore ha inviato una nota dopo l'intervento del candidato sindaco.

botta e risposta
di
2 min di lettura

CALTAGIRONE – Ancora una volta il Candidato F. Pignataro mi tira in ballo in questa competizione elettorale, pur non essendo io candidato, ed essendomi allontanato dalla politica. ( ma il suo programma elettorale è su Caltagirone o contro Bonanno?)

Dispiace leggere le parole di un ex amministratore pubblico, come il Professore Pignataro, piene di odio, rancore e senso di vendetta, nei confronti di un altro ex amministratore ( ad oggi non candidato).

Io capisco che il Professore Pignataro abbia voglia di riscatto, ma non si permetta di OFFENDERE la mia intelligenza e soprattutto quella dei Calatini, che ormai hanno compreso bene chi ha portato la città alla rovina.

Bisogna chiedersi PERCHE’ si è arrivati al dissesto di Caltagirone e non chi ha avuto il coraggio di dichiararlo.

LA DIFFERENZA TRA IL Sindaco Pignataro e Bonanno la fanno i numeri e NON LE PAROLE.

Visto che il Professore mi tira sempre in ballo, è bene fornire qualche numero:

1) L’Organismo Straordinario di Liquidazione, di nomina ministeriale, ha accertato un debito lasciato dall’amministrazione Pignataro , (2011 e retro) superiore a 45 milioni nei confronti di fornitori, oltre a mutui nei confronti del sistema bancario, per i quali si pagava e si continua apagareuna rata di circa € 3.900.000 annui.

2) Durante la mia amministrazione 2012/2013/2014 non vi è un solo euro di debito nei confronti dei fornitori,

3) La mia Giunta ha realizzato la festività di San Giacomo con una spesa media di 180.000 annui, nel periodo Pignataro si spendevano 950.000 circa all’anno ( dati forniti alla Regione Siciliana).

4) Per la gestione della piscina Comunale (COMUNALE!!!) il sindaco PIgnataro pagava la bellezza di 120.000 annui al gestore,

E potremmo continuare all’infinito.

Io penso che chi si propone alla guida di una città debba avere dentro di sé buoni sentimenti, buoni propositi e grande senso di rispetto dei cittadini.

L’odio ed il rancore portano solo a scelte sbagliate che creano fazioni in città.

Odio porta odio e Caltagirone non ha bisogno di questo.

Aveva ragione il grande Totò, dove l’ignoranza urla, l’intelligenza tace, signori si nasce.

Nicolò Bonanno

 

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